Calcio Hellas
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Tricella ricorda Scirea: “La sua grandezza era la semplicità”

L’ex difensore gialloblù ha ricordato l’ex compagno alla Juventus a trent’anni dalla sua scomparsa

Roberto Tricella, ex difensore di Hellas Verona e Juventus ha ricordato così Gaetano Sciera in un’intervista a L’Arena:

“Scirea non è mai morto. Scirea è uno stile di vita. Anni non semplici. Di ritorno a Torino, la notizia ci arrivò dal casellante. Ma ancora non ci credevamo. Le notizie erano incomplete, non confermate. Non eravamo sicuri di nulla. Non volevamo crederci. Non potevamo crederci. Poi, purtroppo, dobbiamo raccontare la stessa triste storia. Scirea sapeva ridere, divertire, trascinare. Ricordo le cene insieme, ricordo il suo sorriso. Le grandi persone non hanno bisogno di fare grandi cose per farsi notare. La sua grandezza era la semplicità. Il primo anno di Juve era stato problematico a livello di risultati e di prestazioni. E in lui ho trovato un amico. Un grandissimo giocatore. La storia del calcio che cercava di darmi consigli, che mi aiutava a non preoccuparmi. L’ho sempre ammirato come giocatore per quello che ha fatto, per i suoi comportamenti in campo che, ripeto, era sinonimo di uno stile di vita. E avere la possibilità di conoscerlo come giocatore e diventarne poi amico, per me è stata una grandissima opportunità”.

COMPORTAMENTO. “Come lui, penso di avere avuto sempre in campo un comportamento che rispecchiava il nostro modo di interpretate la vita. Mai eccessi e la capacità di sdrammatizzare le situazioni negli spogliatoi. Certi giocatori sono grandi, non tanto perché si ergono da protagonisti, ma perché diventano protagonisti con la semplicità. E fan sembrare semplici le cose difficili per tutti gli altri. Avevano creato un mini gruppo nella squadra e ci incontravamo ogni due settimane a mangiare insieme. Discutevamo, ridevamo. Di lui conservo quegli attimi di spensieratezza fuori dal campo”.

NUOVO SCIREA.Mai rivisto in nessuno. E mi spiego: se uno va ad analizzare il giocatore vede che tutti gli altri grandi che ci sono stati, incluso Franco Baresi, erano bravi in tante cose, ma c’era sempre qualcosa in meno dell’altro. Scirea era veloce, poteva confrontarsi con chiunque sulla resistenza, forte di testa e con entrambi i piedi, bravissimo in fase propositiva e fase difensiva, bravo anche nella fase offensiva a fare gol. Baresi, bravissimo, ma non faceva mai gol. Gaetano ogni anno faceva quattro o cinque gol. Si proponeva e dispensava assist. Quando vedo Federer, fisicamente, ripenso a Scirea. Il fisico del purosangue”.

SEMPLICITA’. “Come abbiamo fatto fino adesso. Scirea è sempre stato la semplicità. Perché, alla fine, il calcio è semplice. E tutto dovrebbe venire con naturalezza. Ad un ragazzino direi, cerca di fare come dicevano a me quando ho iniziato: non inventarti nulla quando sei pressato in mezzo all’area. Non farti tentare dal dribbling. Fai la cosa semplice. Poi, Gaetano era Gaetano. Ma questo lo sanno tutti”.

Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Tricella un grandissimo giocatore e grande uomo credo di poter dire alla Scirea.

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Ho sempre avuto grande stima e rispetto per Scirea fino a quando non l’ho visto scendere dall’aereo con la coppa bagnata di sangue.

Articoli correlati

I gialloblù proseguono la preparazione: si avvicina il match contro il Cagliari...
Michael è duttile in molti ruoli, ha tecnica e carisma. Sarà fondamentale per Baroni contro...

Dal Network

Con Immobile vicino all’addio dopo 8 anni, l’allenatore croato pensa all’argentino ...
Le dichiarazioni del terzino rossoblù in vista della sfida salvezza contro i gialloblù ...

Altre notizie

Calcio Hellas