Le dichiarazioni del tecnico croato dopo la vittoria 12-0 nel primo test match stagionale

Ivan Juric, allenatore dell’Hellas Verona, ha parlato al termine della prima uscita stagionale contro il Primiero. Queste le dichiarazioni rilasciate ai media presenti tra cui Calciohellas.it:

“Venivamo da pochi giorni di allenamento e non si è fatto male nessuno: penso sia stato un buon allenamento. I moduli contano poco, abbiamo giocato con tre attaccanti stretti perché anche loro giocavano con la difesa a tre”.

INFORTUNATI. “Arrivano da lunghi infortuni e devono crescere ancora tanto”.

VELOSO E BADU. “Sono giocatori da Serie A e si vede da come stanno in campo. Abbiamo bisogno di altri così per essere competitivi. Si sono inseriti bene. Veloso sta bene, Badu arrivava da un infortunio ma si allena con continuità da 3-4 mesi: sarà un grande acquisto per noi”.

RINFORZI. “Abbiamo bisogno di un po’ di tutto. Vediamo cosa si può fare ma c’è da migliorare. Dobbiamo essere competitivi  sin da subito. Non so quanti uomini arriveranno ancora, ma abbiamo bisogno sicuramente di altri giocatori abituati a giocare in Serie A. Sicuramente non dobbiamo ripetere le ultime due stagioni del Verona in A. Dobbiamo essere pronti da subito per fare un campionato competitivo”.

DIFESA. “Fino ad ora c’è stata grande sintonia con la società. Andiamo d’accordo su tutto e se riusciamo a prendere tutti i giocatori che vogliamo sarebbe perfetto. Non abbiamo grandi possibilità come altre società, ma non stiamo facendo male“.

ZACCAGNI. “E’ il suo primo che gioca in A e si troverà ad affrontare giocatori diversi, con maggior fisicità. Ha un grande spunto. Può giocare da mezz’ala o trequartista e sono curioso di vederlo in questa posizione. Lo preferisco un po’più in avanti”.

DI CARMINE. “A 31 anni può essere protagonista in Serie A”.

PAZZINI. “Lo conosciamo tutti e sappiamo quello che può fare. Si allena a modo suo per arrivare pronto agli appuntamenti e credo che possa dare un grande contributo”.

MIHAJLOVIC. “E’ una persona che mi dà la sensazione che vincerà questa battaglia”.

TIFOSI. “Vorrei che i tifosi fossero davvero il dodicesimo uomo. L’anno scorso si è notata la differenza”.