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Bonato a L’Arena: “Ambiente rivitalizzato, ora l’Hellas ce la può fare”

L’attuale d.s. della Cremonese, che con il Pescara ha un conto in sospeso, vede i gialloblù come favoriti per il passaggio del turno

Se c’è una persona che vivrà il doppio confronto contro il Pescara come una specie di “rivincita” del 2010, quella è Nereo Bonato: l’attuale d.s. della Cremonese, originario di San Giovanni Lupatoto e all’epoca tra le fila della dirigenza gialloblù, si dimise proprio dopo la sconfitta agli spareggi.

Proprio per questo, dunque, i colleghi de L’Arena hanno deciso di raggiungerlo in vista del rematch che, a distanza di nove anni, potrebbe permettere ai gialloblù non solo di accedere alla finale, ma anche di prendersi la propria “vendetta” per quel famoso K.O. dell’Adriatico.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del direttore sportivo grigiorosso.

CONTRO IL PERUGIA. «Ho visto uno spezzone delle gare con Cittadella e Foggia, mentre per quella contro il Perugia ero al Bentegodi e quindi l’ho vista tutta, supplementari compresi. Sono felice perché il Verona mi ha fatto un’ottima impressione, soprattutto nel primo tempo. Certo, qualcosa dietro ha rischiato, ma è una cosa normale».

PRONOSTICO? HELLAS. «Mi auguro che contro il Pescara il Verona possa fare bene, ma attenzione, perché loro saranno più freschi e riposati. L’Hellas ha comunque tutte le qualità per arrivare fino in fondo, per me è leggermente favorito, diciamo 55% a 45%: certo, sarei più ottimista se i gialloblù avessero l’ultima in casa e soprattutto se non avessero alle spalle i supplementari con il Perugia…».

AGLIETTI. «Non sta a me giudicare il cambio di allenatore, ma è fuori dubbio che la squadra avesse preso una brutta china e rischiasse addirittura di finire fuori dai play-off. Aglietti è un ottimo tecnico, con una buona esperienza in Serie B e il grande pregio di saper entrare in punta di piedi. Non era facile rivitalizzare tutto l’ambiente, ma lui c’è riuscito, e ora l’Hellas è in piena corsa: non so in quanti ci avrebbero creduto fino a venti giorni fa…»

UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO. «Nel 2010, dopo la sconfitta contro il Pescara, accusai il colpo e mi sembrò giusto farmi da parte. Arrivammo ai play-off in condizioni non ottimali, e ci furono anche un paio di episodio arbitrali sfavorevoli, anche se ormai è inutile riaprire questa ferita. Adesso, quindi, spero solo che l’Hellas passi il turno».

 

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