L’ex tecnico gialloblù ha sfruttato l’intervista rilasciata al quotidiano scaligero per chiamare a raccolta il popolo dell’Hellas
37 anni da allenatore e 507 presenze da tecnico tra i professionisti, molte delle quali messe a referto con il Verona, squadra con cui ha centrato una promozione in Serie A (stagione 1995/1996) e una salvezza (2000/2001): sono numeri importanti quelli di Attilio Perotti, autentico veterano della panchina ormai in pensione.
Parliamo dunque di un profilo ideale per scambiare due chiacchiere sulla partita odierna, e lo stesso pensiero deve essere venuto anche ai colleghi de L’Arena, che hanno quindi deciso di raggiungerlo proprio in vista del match tra i gialloblù e il Foggia.
Di seguito dunque le principali dichiarazioni rilasciate dall’allenatore lombardo ai giornalisti del quotidiano scaligero.
LA PARTITA. «Il Foggia darà l’anima, il Verona dovrà andare ancora oltre. Basta chiacchiere e calcoli, vincerà chi avrà più voglia e determinazione, chi saprà osare. Il calcio è battaglia tecnica, volontà e forza, soprattutto in un pomeriggio in cui ti giochi tutto. Sarà una sfida all’ultimo sangue: spero solo che l’Hellas riesca ad andare ai play-off, poi si vedrà…».
TUTTI IN CAMPO. «Vincere non è semplice, soprattutto non si vince soltanto con gli undici che vanno in campo. Una partita così la devono giocare tutti, Bentegodi incluso: questo non è il momento delle discussioni, i conti si faranno alla fine. Ci vogliono però anche l’allenatore, il presidente, la società e lo staff tecnico. La forza viene dall’alto e si dirama fino ai magazzinieri: bisogna essere un blocco unito, solo così si va avanti nel calcio».
GLI ANNI A VERONA. «Il primo anno fu bellissimo, la seconda volta invece non riuscii ad entrare totalmente in sintonia con la squadra. L’obiettivo riuscimmo comunque a centrarlo, e alla fine è questo ciò che conta».
AGLIETTI. «All’Entella ha svolto un buon lavoro, ha risorse tecniche e morali, ossia tutto quel che serve per sistemare le cose. Il tempo però è poco, e senza lo spazio necessario per poter lavorare diventa difficile riuscire ad incidere».
Grande persona
Perotti mister di poche parole bel personaggio perotti si si si dai che ghe la femo andar via da la b
grande mister!!!!!