La filosofia del nuovo tecnico gialloblù: giocatori nei ruoli naturali per ritrovare entusiasmo e sicurezza. E la possibilità di Pazzini-Di Carmine insieme
È bastata una telefonata con il ds D’Amico e il presidente Setti ad Alfredo Aglietti per accettare la panchina dell’Hellas Verona. La missione affidata all’ex attaccante non è semplice, anche perché mai come nell’ultima uscita i giocatori gialloblù sono sembrati completamente demotivati e incapaci di reagire.
Il primo contatto con il Verona Aglietti lo aveva avuto nella settimana successiva all’1-1 casalingo contro il Crotone, come ricorda L’Arena. Quello del tecnico toscano fu uno dei profili sondati dalla dirigenza gialloblù, insieme a Cosmi e Zeman. Poi però la squadra di Grosso sembrò reagire alla grande, inanellando una serie di quattro vittorie su cinque e salvando così la panchina dell’ex campione del Mondo.
L’idillio dura poco e la parabola ritorna a farsi discendente, così come i playoff più lontani, e la dirigenza opta per l’esonero. Nel frattempo però Cosmi ha già trovato una panchina, Zeman non convince e così Aglietti diventa la scelta numero uno.
VIVA GLI ATTACCANTI. Di attacco Aglietti se ne intende, lui che ha ricoperto proprio quel ruolo nella precedente carriera da giocatore, segnando diversi gol con le maglie di Reggina, Napoli, Hellas e Chievo tra le altre. E con il nuovo tecnico non è escluso vedere la coppia Pazzini–Di Carmine insieme dal 1′.
“A Chiavari facevo il 4-3-1-2 con Caputo e proprio Di Carmine punte – disse in una recente intervista a L’Arena -. Quest’ultimo è attaccante fortissimo però deve sentire la fiducia del tecnico e della gente e poi c’è il Pazzo. Ma secondo voi come si sente un difensore in Serie B con Pazzini dentro l’area di rigore? Io non mi sentirei tranquillo, proprio per niente“.
RITROVARE ENTUSIASMO. Nella sua prima sessione di allenamento a Peschiera ieri il tecnico ha fatto capire che il modulo è comunque relativo. In primis il suo compito sarà quello di ridare entusiasmo al gruppo.
Il Verona ha bisogno di certezze e quindi Aglietti punterà probabilmente a schierare i giocatori nei loro ruoli naturali: addio quindi a Faraoni alto o Bianchetti terzino. Perché l’imperativo è uno: vietato sbagliare.
Almeno uno che arriva a mettere i giocatori nel suo ruolo
dai che e’ ritornato un po’ di entusiamo..vai aglio!!
Ci voleva tanto ???
Ghe poco da scherzar ie le stesse parole che ga dito grosso ad inizio campionato
ghe volea tanto?
Mah non so se due punte centrali siano la soluzione ai nostri problemi…..
Ma la formazione con grosso chi la faceva? Aglietti avrà carta bianca? Boh!
Finalmente uno che mette i giocatori nel suo ruolo
Strano dopo pecchia e grosso
Daiiiiiiiiiii