L’ex bandiera del Brescia analizza i punti di forza delle Rondinelle. E non scarta i gialloblù per la corsa alla promozione diretta
Antonio Filippini è un grande ex del Brescia, dove ha disputato 307 delle sue 530 partite da professionista. Nato proprio nella città lombarda, con le Rondinelle è nato e cresciuto prima di passare velocemente da Palermo e Lazio. Oggi allenato, ha parlato a L’Arena degli avversari questa sera del Verona: «Sono sorpreso dal primato in campionato, soprattutto perché il punto di partenza è stato la salvezza presa la scorsa stagione ad Ascoli all’ultima giornata. I conti però vanno fatti dall’arrivo di Corini, uno in cui tanti bresciani si identificano velocemente. Perché lui, come noi, è un gran lavoratore. E il tifoso si specchia nel sudore e nei sacrifici della squadra. Conosco Corini, è l’allenatore giusto al posto giusto».
A Verona si respira meno entusiasmo:«Capisco la diffidenza attorno all’Hellas, costruito per vincere il campionato ma senza fare i conti con la durezza della Serie B. Lo spazio per prendersi il secondo posto c’è ancora, anche se soprattutto il Lecce sarà un avversario parecchio tosto».
PUNTI FORTI. «I punti forti del Brescia? Innanzitutto fa sempre gol. E quando ne segni tanti diventa difficile perdere. Il secondo è la caparbietà, perché il Brescia ha vinto tante partite alla fine credendoci sempre. Il terzo è nel valore aggiunto di certi suoi interpreti, vedi ad esempio Bisoli. Tutti importanti».
DONNARUMMA. Un elemento chiave per le Rondinelle è il suo bomber Donnarumma: «Con le debite proporzioni mi ricorda Inzaghi. Sempre lì, sempre nei pressi dell’area, sempre pronto a buttarla dentro. Quando capita la palla giusta lui fa il suo dovere».
LA PRIMA MOSSA. «Chi farà la prima mossa? Non escludo che possa essere il Brescia. Corini ha costruito un collettivo che sa soprattutto attaccare. Non c’è il freno di essere in trasferta davanti a tanta gente. Non basta uno stadio intero contro a cambiare le carte in tavola, soprattutto dopo un cammino sicuro come quello del Brescia».
Brescia e Lecce favorire per la promozione diretta. ?