L’ex terzino gialloblù: “La squadra di grosso è diligente, il tecnico ha buone idee ma manca l’anima. Questa città merita altro”

La Festa dei 110 anni in Arena del club gialloblù, è stata l’occasione per radunare tante personalità del mondo Hellas Verona. Tra questi c’era anche Luciano Marangon ex terzino della squadra che conquisto lo scudetto e sempre attento alle vicende della squadra scaligera.

SOLUZIONE ANTI CRISI. “Il Verona dovrebbe diventare come l’Atletico Bilbao, un club fatto per la maggior parte di giocatori veronesi e qualche buon straniero. Ed in più dovrebbe avere una proprietà veronese – ha detto a L’Arena -. Guardate in Inghilterra. È una scusa quella degli stadi vecchi. È che qui hanno tagliati i ponti con la gente di Verona. Guardate il Milan o la Juve. Loro hanno degli ex dentro al club che contano. Ci vuole gente che arriva dal calcio. Toni Doveva restare. Setti si è isolato e la società ora è debole e lo si vede pure da come la squadra scende in campo“.

TERZINI COLLEGHI. Marangon ha parlato anche dei terzini in forza all’Hellas: “Crescenzi, Balkovec ed Empereur sono diligenti, ma al Verona  mancal’anima. È una buona squadra ma finora non ha espresso un calcio grintoso come impone la serie B. E poi Grosso mi sembra che abbia qualche idea ma non riesce a gestire un ambiente così. Qui bisogna vincere e non è facile perché due retrocessioni in tre anni si fanno sentire, poi quella della passata stagione. Ma perché Setti non cambia? Non mi sembra che l’anno scorso tenere il mister abbia portato grandi risultati“.

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