L’attaccante gialloblù si racconta a L’Arena dopo il ritorno da titolare contro la Salernitana
È stato un ritorno da titolare in maglia gialloblù sfortunato quello di Karamoko Cissé, in campo dal primo minuto nella sconfitta di Salerno. L’ultima prima di sabato era stata il 25 Maggio 2008, nella sfida storica di Busto Arsizio contro la Pro Patria, nella quale l’Hellas acciuffò all’ultimo secondo la salvezza in Lega Pro.
L’attaccante ne ha parlato in un’intervista esclusiva a L’Arena: «Dispiace essere ripartiti con questa sconfitta ma la situazione è totalmente diversa rispetto a dieci anni fa. Questo gruppo è molto forte, ci sono tanti calciatori bravi».
LA RIVINCITA. Quello in estate a Verona è stato un ritorno per l’attaccante guineano, cresciuto nel settore giovanile gialloblù. Un ritorno segnato dalla grande voglia di rivincita: «Io ho scelto di ritornare per fare il definitivo salto di qualità. Credo, da questo punto di vista, di essere nel posto giusto. Il mister e i compagni certamente mi daranno una mano. Poi ovviamente c’è il ricordo di dieci anni fa. All’epoca ero solo un ragazzo. Adesso ho quasi trent’anni. Spero di poter essere importante per questa rosa».
L’ARMA IN PIÙ. Cissé è sicuramente un’arma in più per Grosso, che dopo l’esperienza a Bari l’ha voluto con se anche a Verona. Perché l’attaccante è un profilo duttile, capace di giocare sulla fascia ma anche centrale: «Ho imparato un po’ a ragionare come il mister, non mi interessa la posizione», confida. «L’anno scorso ho giocato prevalentemente sulla fascia ma all’occorrenza anche come centrale. Posso aiutare l’Hellas in entrambi i ruoli».
E, vista la concorrenza, non si farà abbattere da qualche panchina: «Moralmente tutti dovremo essere capaci di gestire il turnover. Anche in allenamento si alzerà il livello e questo diventerà un bene per tutti. Nessuno si dovrà mai abbattere per qualche panchina».
IMPARARE DAGLI ERRORI. L’ultima sfida, terminata con la prima sconfitta stagionale, dovrà essere un insegnamento per i gialloblù: «Episodi come Salerno fanno parte di un campionato. Loro ti aggrediscono e vai in difficoltà. Ora però abbiamo una nuova chance contro il Lecce. Affrontiamo un collettivo forte ma ce la metteremo tutta e senza paura».
