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Il Verona all’esame dello Scida per capire la sua vera identità

Dopo un inizio tra alti e bassi, l’Hellas arriva alla sfida contro il Crotone per iniziare a delineare quello che sarà il cammino stagionale

Il Verona all’esame dello Scida. Sarà un test che potrà dirci molto sull’Hellas di Grosso. L’eliminazione in Coppa Italia ad opera del Catania, la frenata col Padova e il successo sul derelitto Carpi. Tutti indizi contrastanti. Ma ora c’è una squadra vera dall’altra parte e uno stadio che è stato anche di Serie A. Pazzini e compagni possono davvero dare un bel segnale al campionato, uscendo imbattuti e ancor meglio battendo i pitagorici.

GROSSO TUTTO DA SCOPRIRE. L’ex mister del Bari, notte magica ci Berlino 2006 a parte, resta ancora tutto da scoprire. Educato e gentile ma anche non “amante” delle conferenze stampa. “Ci alleniamo con due moduli. Il 4 3 3 e il 3 5 2” ama ripetere. Finora qualcosa gli è andata storta, il turn over di Catania e qualcosa gli è andata dritta: gestione di Pazzini. L’uscita di scena di Di Carmine sembra essere studiata a tavolino. Il Pazzo, tra l’altro, due stagioni fa tra settembre e ottobre segnò ben 9 delle 23 reti totali con le quali vinse la classifica dei cannonieri e contribuì in modo determinante a portare il Verona in Serie A. Detto questo, al momento, il mister, resta un personaggio ancora da inquadrare. Qualcuno, dopo la mancata promozione del Bari, parla di tecnico che fatica a trasmettere qualcosa ai suoi, qualcun altro invece, ricorda come la sua calma e le sue idee chiare siano le sue più grandi doti.

LA PRIMA VOLTA FU 3-3. Era la dodicesima giornata del campionato cadetto 2012/’13 e fu una gara ricca di emozioni con i gialloblù in grande spolvero grazie alle reti di Martinho, Cocco e Gomez, alle quali risposero Gabbionetta, Pettinari e Maiello. Un pirotecnico 3-3. Era il primo Verona di Setti, quello che poi in Serie A conquistò 100 punti in due stagioni. Quella partita dello Scida, Cacia e compagni la gettarono un po’ al vento ma in quell’occasione si capì che l’Hellas faceva sul serio. Questo precedente sarà di buon auspicio anche per il Verona di Grosso?

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