
Il giornale veronese ripercorre l’esperienza vissuta fin qui dal giovane sudcoreano tra nazionale e campionato italiano
Seung-woo Lee, il piccolo imperatore venuto da lontano. A scriverlo è, sull’Arena di questa mattina, Gianluca Tavellin, con un pezzo di approfondimento sugli ultimi mesi che hanno visto il giovane esterno gialloblù protagonista di un’improvvisa ma costante crescita.
TRA CLUB E NAZIONALE – Le prime avvisaglie le si avevano avute già nella parte finale della scorsa stagione, con quel fantastico gol al Milan a San Siro. La crescita poi è proseguita alla grande quest’estate con la convocazione al mondiale russo, dove Lee ha ottenuto due presenze come subentrato (contro Svezia e Messico). Ad agosto poi è arrivata la chiamata per i Giochi Asiatici, vinti dalla Corea del Sud anche grazie ad alcune eccellenti prestazioni del giovane attaccante gialloblù, capace di andare a segno per ben quattro volte (tra cui in finale contro il Giappone).
IL RIENTRO – Prestazioni che hanno convinto anche a Fabio Grosso, che ora attende impaziente il suo rientro previsto nella giornata di giovedì. Viste le condizioni non ottimali di Ragusa, ci sono buone possibilità che Lee possa scendere in campo già sabato contro il Carpi. D’altro canto, se confermasse anche con il Verona le recenti prestazioni ammirate con la nazionale, sarebbe davvero difficile tenerlo ancora in panchina a lungo.
