La Corte del Coni ha confermato il giudizio negativo del Consiglio Federale. Gli irpini sono fuori dalla Serie B che ora potrebbe rimanere a sole 20 squadre.
L’ennesima sentenza di questa calda estate di calcio ha confermato quanto si prevedeva alla vigilia. La Corte del Coni ha dato esito negativo: l’Avellino non disputerà il prossimo campionato di Serie B. Il Collegio di Garanzia dello Sport, riunito a sezioni unite e presieduto da Franco Frattini, ha infatti respinto il ricorso della società irpina che “apparirebbe in possesso dei requisiti di idoneità e sostenibilità finanziaria“, ma non avendo impugnato “nei termini previsti il comunicato ufficiale numero 49 nel quale è indicata una scansione procedimentale enormemente ristretta, ma nondimeno vincolante” per la presentazione delle garanzie finanziarie, non è stato possibile “valutare la legittimità dei criteri formalistici“.
L’Avellino ha comunicato che a questo punto si rivolgerà al Tar del Lazio per provare a ribaltare la sentenza e a venire così ammesso al prossimo campionato ormai imminente.
Intanto, a meno di un mese dall’inizio della prossima stagione è caos totale sul numero di squadre che parteciperanno al campionato di Serie B. La Lega B ha fatto sapere di voler ridurre il numero delle partecipanti da 22 a 20 (dopo i tanti problemi estivi legati soprattutto a Cesena e Bari). Una scelta che ha generato grande ostilità nelle squadre che, per motivi sportivi, storici e finanziari, si trovano in cima alla lista delle possibili ripescate (Catania, Novara, Siena, Pro Vercelli e Ternana) per i tre posti ancora mancanti. In questo momento si attende la risposta della FIGC che deve giudicare se la decisione della Lega B di passare da 22 a 20 squadre sia o meno accoglibile.
Insomma, una situazione davvero complicata che rischia di mettere in serio pericolo la credibilità di un sistema che nel corso di quest’estate ha dimostrato di possedere notevoli vizi di forma e falle da sistemare al più presto.