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Breve storia di Fabio Eguelfi, un mancino radicale

Dalle giovanili dell’Inter al prestito per il Verona, dall’attacco alla corsia difensiva. Una storia comune di un giocatore in cerca di consacrazione

È cresciuto nell’Inter ma ha cambiato pelle nerazzurra l’anno scorso, acquistato da un’Atalanta favorevolmente colpita dopo il suo prestito alla Pro Vercelli. A quindici anni era esterno alto nelle giovanili interiste, poi con il tempo divenne laterale difensivo, come spesso capita nell’evoluzione di un calciatore: così è successo anche per Eguelfi.

Raramente scende dal letto con il piede destro, o almeno bisognerebbe chiederglielo, Fabio Eguelfi è in effetti un mancino radicale. Impossibile pensare di invertirlo in corsia, il suo ruolo precipuo è quello di terzino sinistro.

Così si fece conoscere durante la stagione 2013/’14, quando fu titolare fisso per la formazione Primavera dell’Inter con un totale di 29 presenze e 1 gol, proprio contro la Primavera dell’Hellas Verona.

L’anno successivo i nerazzurri lo girano in prestito al Prato in Serie C ed Eguelfi fa il suo esordio fra i professionisti il 10 agosto 2014, nella sconfitta di Coppa Italia contro la Juve Stabia per 1-0. Poi però gioca meno di quanto ci si potesse aspettare, finendo per essere girato a un ulteriore prestito a gennaio. Con 8 presenze si conclude la prima avventura a Prato di Eguelfi, ne inizia una nuova con la maglia del Savona, sempre in Serie C. 9 presenze in questa seconda parte di stagione.

Per l’annata 2015/’16 l’Inter lo gira alla Cremonese, ancora in C. Qui per Eguelfi è un disastro. I lombardi puntano alle zone nobili della classifica e lui si ritrova nuovamente in cerca di squadra dopo 2 apparizioni fra Coppa Italia e Coppa Italia Serie C e soli 10′ giocati in campionato contro il Sudtirol. A rivolerlo a gennaio è il Prato, con cui Eguelfi trova più spazio e sigla anche la sua prima rete da professionista: è infatti suo il gol del parziale 1-1 contro la Pistoiese il 13 marzo 2016, un sinistro a incrociare dopo un apprezzabile inserimento.

Chiusa in positivo l’ultima stagione, nonostante un avvio fatto di tantissime panchine, l’Inter decide che per Eguelfi è arrivato il momento della Serie B. La Pro Vercelli se lo assicura e per lui si tratta di una buona scelta. In totale 14 presenze in campionato e 1 in Coppa Italia, più qualche chiamata con la Nazionale under 19. In realtà parte in sordina, con ancora tante panchine, poi però riesce a ritagliarsi un posto in squadra e chiude da titolare la stagione. Gioca anche contro l’Hellas Verona, in quell’1-1 di ritorno al Silvio Piola in cui pareggiò al 93′ per gli scaligeri Simone Andrea Ganz.

Mentre il Verona va in A (e ci resta per un anno) Eguelfi rimane in B, con il bianconero questa volta del Cesena. Nel frattempo è l’Atalanta ad acquistarne il cartellino, privando l’Inter di un interessante profilo, che però non è ancora esploso come nelle speranze dei milanesi. A Cesena parte da titolare da esterno di sinistra per 4 delle prime 5 partite di campionato, più quella contro il Genoa di Coppa Italia. Poi però una serie infinita di panchine, peggiorata dalla necessaria operazione al tendine d’achille che lo terrà fuori a lungo. Eguelfi non ritroverà più fiducia e chiuderà la stagione con quelle sole 5 presenze.

L’Atalanta non è però disposta a mollare per lui e accoglie l’interessamento dell’Hellas Verona, che nonostante l’abbondanza di arrivi sulle corsie difensive ritiene Eguelfi elemento utile alla causa promozione della squadra di Fabio Grosso.

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5 anni fa

mah!

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5 anni fa

Sempre meglio di Supradin!

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5 anni fa

Speriamo trovi l anno giusto

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