Il club ducale rischia da una semplice multa fino alla retrocessione. La procura chiede una maxi squalifica per Calaiò
Sarà una giornata cruciale per la storia recente del Parma. I ducali oggi conosceranno la sentina dei giudici del Tribunale federale nazionale per i messaggi di Emanuele Calaiò ad alcuni giocatori dello Spezia alla vigilia della gara che regalò la promozione in Serie A agli emiliani.
Il confine tra lo scherzo o una reale volontà di dolo dopo lo scambio di WhatsApp tra i vari protagonisti della vicenda è breve, ma le sanzioni possono essere agli opposti. Si va, infatti, dal reato di slealtà all’illecito sportivo con conseguenze che possono passare da una semplice ammenda (e una penalizzazione di sei punti per il prossimo campionato) fino addirittura alla retrocessione in Serie B. Rischia un’amara chiusura anticipata di carriera anche Emanuele Calaiò che rischia fino a quattro anni di squalifica.