Uno dei primi acquisti del mercato gialloblù si presenta nel ritiro di Primiero
Continua la trafila di presentazioni del Verona. Curiosamente, l’ultimo a essere presentato alla stampa
Dopo 10 anni in giro per l’Italia, sei tornato a Verona: quali sono le tue sensazioni?
«Direi che sono positive, anche perché in caso contrario non avrei scelto di tornare all’Hellas (ride, ndr). Quando ho saputo della trattativa mi sono subito messo a disposizione molto volentieri, e ora sono molto contento di essere qui: Verona è una piazza importante e so che con questa maglia potrò raggiungere i miei obiettivi personali. L’importante ora è lavorare: voglio dare il massimo e onorare al meglio i miei tre anni di contratto».
Cosa ti ricordi della tua prima esperienza con l’Hellas? E quanto sei cambiato da allora?
«Il mio primo anno qui è stato molto difficile, nonostante potessimo contare su ottimi giocatori abbiamo avuto grande difficoltà, a dimostrazione che spesso nel calcio i grandi nomi servono a poco. Quell’esperienza mi è comunque servita, e in questi anni sono migliorato molto siamo come uomo che come calciatore: sono cresciuto e ho cambiato anche molti ruoli, ottenenendo anche buoni risultati. Ora a quasi 30 anni sono qui per impegnarmi, aiutare la squadra e raggiungere nuovi obiettivi».
Insieme al Verona hai anche ritrovato Grosso: come ti è sembrato il mister?
«A me sembra quello di sempre. È un allenatore che porta una mentalità vincente ovunque vada. Ci fa lavorare molto, il che è positivo visto che secondo me i risultati si ottengono solo con il sudore: per quanto siamo ovviamente tutti indispensabili, credo che lui e capitan Pazzini ci daranno una grossa mano».
Quali pensi possano essere le maggiori candidate alla vittoria finale?
«Normalmente a partire favorite sono le retrocesse, in quanto mantengono gran parte della rosa dell’anno precedente. Noi comunque dobbiamo pensare solo a noi, dando il massimo e impegnandoci, è il nostro dovere nei confronti dei tifosi e della Società».
Cosa ne pensi del fallimento del Bari? Era una catastrofe annunciata?
«Purtroppo già durante la scorsa stagione c’erano dei segnali preoccupanti, ma ho sperato fino all’ultimo che la Società riuscisse in qualche modo a salvarsi, così come ho sperato che ci riuscisse il Cesena. Non è mai bello quando succedono queste cose, è un peccato per tutto il calcio».
Due parole su Balkovec, il nuovo acquisto del Verona con te l’anno scorso a Bari?
«Sinceramente non sapevo nemmeno del suo arrivo, ma ne sono molto felice: è un ottimo giocatore, ci darà una grande mano».
