Calcio Hellas
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Sarri, Arvedi, Dio e l’Hellas Verona: Zeytulaev quasi quattromila giorni dopo Busto Arsizio

Zeytulaev

L’ex attaccante gialloblù si racconta in una lunga intervista per L’Arena

A più di dieci anni da quel gol alla Pro Patria, le emozioni di vedere e rivedere Ilyas Zeytulaev calciare dal lato destro dell’area piccola non sono ancora paghe. Quel gol che fece impazzire Piazza Dante e i tifosi gialloblù presenti allo Speroni. Quel gol che evitò al Verona la retrocessione in Serie C2. Nell’edizione odierna de L’Arena un’approfondita intervista all’uzbeko, che parla di quella tribulata stagione, di Maurizio Sarri, di Piero Arvedi e del proprio incontro con Dio.

Cinquantotto giorni: tanto durò la panchina veronese di Maurizio Sarri. E quasi quattromila giorni dopo Ilyas Zeytulaev racconta come si presentò il nuovo allenatore al suo primo allenamento. “Non mi piacciono le scarpe dai colori accesi. Chi le indossa, con me non gioca un minuto“. Disse più o meno così Sarri, e Zeytu dovette pitturare di nero le sue Mizuno bianche.

Forse era il suo modo per stabilire un contatto con il nuovo mondo. Ma era un momento strano. Psicologicamente non stavamo benissimo. La situazione all’Hellas era già critica. E dopo che disse quelle parole precipitò ancora di più“. Questo può dire Zeytulaev su quella vicenda, nell’anno che, tanto critico, si trasformò in un epilogo fra i più gioiosi. Una fatica condivisa con il Presidente di allora. L’uzbeko ha dolci ricordi di Piero Arvedi, una persona che si rendeva “un padre, quel Verona una famiglia. Ci considerava tutti suoi figli“.

Un anno dopo il suo incontro con Dio. Al termine della stagione 2007/’08 Zeytulaev passò infatti al Pescara. Lì conobbe Luca Simon, compagno di squadra che lo aiutò nel suo percorso di fede. Fu allora che Ilyas riscoprì la bibbia che gli venne regalata da Tomas Guzman, ex compagno alla Juventus, e iniziò a leggere i libri di Nicola Legrottaglie.

Non credevo che un giocatore di calcio potesse davvero vivere una vita da cristiano, fino in fondo. Ma poi è arrivata la mia svolta. Mi sono lavato dei miei peccati, mi sono cristianamente pentito e mi sono reso conto che la vita si stava letteralmente trasformando“.

Oggi Zeytulaev vive in Abruzzo lavorando come allenatore per il Cupello Calcio, squadra teatina militante in Eccellenza. Per lui il ruolo di tecnico negli allievi regionali e provinciali. “4-3-3 è la base“. Completato, se possibile, da quell’esterno che invece di crossarla chiude gli occhi e tira in porta.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Vecchia gloria in campo ed ex direttore sportivo dell'Hellas...
Grande festa al Bentegodi per le due tifoserie legate da storica amicizia...
Il Verona resta ancora in cora in corsa per le fasi finali del campionato...

Dal Network

Esordio con un ko per Cannavaro sulla panchina bianconera ...
Il difensore argentino ha parlato della gara di sabato ai microfoni de La Gazzetta dello...
CR7 dovrà essere risarcito della metà della somma ancora non pervenuta...

Altre notizie

Calcio Hellas