Il ds è uno dei potenziali nomi alla direzione sportiva del Verona, un ritorno che farebbe piacere a molti
Che tra Maurizio Setti e Rino Foschi scorra buon sangue è una cosa certa. Uno con esperienza della piazza, a suo agio a lavorare in ambienti difficili e a budget ridotti come lui sarebbe manna dal cielo per il Verona. L’Arena lo ha contattato cercando di rubargli qualche parola ma tra le poche cose pronunciate questa spicca: “Non mi va di parlare del Verona, perchè in quella piazza ho vinto ed ho anche perso. So come si sta in certi momenti“.
L’esperienza a Cesena è terminata, come ha confermato sempre il ds: “Ho chiuso a Cesena, sono stato sempre sotto un treno in questi ultimi cinque anni e non è facile essere profeti in Patria. Adesso sono più rilassato. Mia moglie è più felice“. Sempre secondo quanto riporta L’Arena, Foschi e Setti si sono già incontrati a Milano poco tempo fa.
A Verona il dirigente sportivo ci ha lavorato dal 1998 al 2002, quando alla guida tecnica c’era un giovane Cesare Prandelli e potrebbe ritornare suo quel posto che per ora è ricoperto da Tony D’Amico, magari proprio di supporto ad un ds più giovane e inesperto.
Neanche qualche nome di allenatore si è riuscito a scucire dalla bocca di Foschi, il quale alla domanda per Grosso come prossimo tecnico gialloblù ha risposto ironicamente: “È stato mio giocatore…“, ma è chiaro su chi proponderebbe lui: “Nicola? E’ il più bravo“.
Nel frattempo ieri Pecchia ha allenato una dozzina di giocatori al centro sportivo di Peschiera, corsette, lavoro differenziato in palestra e qualche partitella, tutto in maniera molto informale e blanda, ormai è finita.