
Domenica si sfideranno loro, i fanalini di coda del campionato di Serie A. In due, 29 punti in 26 partite, pochi, pochissimi rispetto agli scorsi campionati. Eppure…
Eppure è una sfida che ha in ballo molto più di tre punti. Certo, quelli saranno ciò che si vedrà sulla classifica, ma non è solo quello: l’Hellas viene dalla vittoria contro il Toro, e sappiamo bene che dopo la sfida clamorosamente vinta a Firenze le aspettative erano tante, e sono state deluse. Quindi? Quindi bisogna avere grinta, scendere in campo a mente sgombra.
Paradossalmente, nonostante la “miglior” classifica, è il Verona ad avere di più da perdere. Perché vincere domenica vorrebbe dire prendere la rincorsa e capitare di nuovo tra capo e collo di chi sta davanti, cioè Spal e Crotone. E sono lì, non distano tanto, il pullman Verona li vede e li punta, sperando di raggiungerli.
Nulla è impossibile, tantomeno la salvezza. Ma quella passa da Benevento, inutile girarci attorno. Inutile anche piangere sulle assenze, che sicuramente peseranno: Romulo è il leader di questa squadra, indipendentemente dal tasso tecnico che è comunque buono; Valoti incredibilmente sfortunato, dopo una grande gara è costretto a fermarsi. Ma torna Buchel, torna Heurtaux, e soprattutto si spera torni il sereno.
Questo Verona può salvarsi, ma solo mostrando gli artigli, facendo vedere di che pasta è fatto. Quindi ben venga un Calvano in mezzo al campo che non molla nemmeno un centimetro, perché è così che si vincono queste partite.
Ecco, caro Hellas, questo è l’augurio: vendiamo cara la pelle, perché è così che domenica porterai a casa i tre punti. Ed è da questo atteggiamento che passa la salvezza.

Commento da Facebook
Marzo 2, 2018 a 14:03
solo vincendo il verona puo’ ancora sperare di restare in a