Arriva la Nations League, che debutterà mercoledì 24 gennaio a Losanna con il sorteggio dei gruppi e si assegnerà negli anni dispari, cominciando da giugno 2019. A settembre il debutto con la prima partita. Un torneo che per filosofia, struttura e tempistiche avvicinerà le nazionali ai club. Sembra una vera e propria Champions per nazionali: prima i gruppi, poi eliminazione diretta e finalissima.
Ad illustrarla, sulle pagine odierne di La Gazzetta dello Sport, è stato Giorgio Marchetti, vice segretario Uefa e direttore delle competizioni: “Abbiamo pensato di trasformare alcune amichevoli in partite ufficiali, di maggior interesse sportivo ed economico. Senza che le amichevoli scompaiano: saranno però molte di meno. Oltretutto per le grandi è facile organizzare amichevoli importanti, per le piccole no: in questo modo si fa un servizio anche al calcio in generale“.
La formula sarà questa:“Le 55 nazionali europee sono divise in quattro serie. In ogni serie ci sono 4 gruppi. Le vincenti dei quattro gruppi sono promosse, le perdenti retrocedono. Infine, le quattro vincenti dei gruppi del primo livello si giocano il torneo in una final four. La Nations incrocia l’Europeo, questo è un altro motivo d’interesse: i due tornei saranno in simbiosi, nessuna cannibalizzazione. Le qualificazioni dell’Euro non cominciano più a settembre, ma a marzo, dopo i gruppi di Nations. E il sorteggio dei 10 gruppi di qualificazione all’Euro sarà fatto proprio in base ai risultati della Nations. Le prime 10 della Nations saranno in prima fascia; poi le ultime 2 della serie A e la prime 8 della serie B in seconda fascia; e avanti così. Dopo i gruppi di qualificazione che assegneranno 20 posti per l’Euro, per i quattro rimanenti si andrà alle classifiche della Nations: i migliori di ogni serie non ancora qualificati faranno gli spareggi”.