“Mah ho fatto alcuni mesi nella Grumellese nei dilettanti lombardi, poi le nostre strade si sono divise. Capita, però resto innamorato di questo mestiere”. Chi parla è Alessandro Renica, veronese delle Golosine, quartiere popoloso di Verona, che con il Napoli dell’amico Maradona ha conquistato scudetti e Coppa Uefa.

“Forse ho vinto qualcosa in più” ride Sandro, “ma lo sapete che non è un problema. Piuttosto sono felice dell’amicizia che è rimasta con Diego, che ho visto poco tempo fa a Napoli quando gli hanno concesso la cittadinanza onoraria”. Renica è nel cuore dei tifosi napoletani, un po’ meno di quelli del Verona. “Non è vero” nicchia l’ex libero del “Grande Napoli”.

Il fatto è che da Verona se ne è andato quando era un ragazzino. “Furono più svelti” racconta, “gli osservatori del Vicenza oppure al Verona avevano altre idee. Diciamo che mi dispiace perchè vivo a due passi dall’Arena e sono orgoglioso di essere veronese”. Una carriera importante perché Renica è stato nella prima Sampdoria di patron Mantovani e poi nel Napoli negli anni di Diego Armando Maradona.

“Oltre a Diego” rivela, “sento ancora Nando De Napoli, Ciccio Romano e pure qualcun altro. Spesso faccio un salto a Napoli con la famiglia. Non so se riuscirà a vincere lo scudetto, perchè la Juventus per me ha qualcosa in più”.

Renica, che chiuse la carriera proprio con un biennale con la maglia del Verona, è un fiume in piena. Va a ruota libera. “Ho visto l’Hellas. Andrò controcorrente ma lo sapete che non gioca mica male, anzi…”.

Stupisce il lungagnone che ora non porta più i capelli ricci sulle spalle e il numero 6 o 2 sulla schiena. “Con l’Inter meritava il pari e comunque a Ferrara e col Bologna in casa almeno tre punti in più. Fate i vostri conti, oggi sarebbe lì salvo, in zona retrocessione ma salvo”.

Allora qual è il problema dell’Hellas? “La difesa lavora male” va dritto per dritto Renica. “Non me ne voglia Pecchia che qualcosa sta facendo vedere con una rosa deboluccia ma dietro devono migliorare i movimenti. Cosa accadrà a Napoli? La squadra di Sarri deve stare attenta perché quando perdi punti ed esci dalla Coppa Italia qualcosa che non va c’è. Per me il Verona ha più chance di quanto si possa pensare”.