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Tricella su Verona-Juve: “Bianconeri quasi imbattibili”

Tricella

Nell’edizione odierna de l’Arena bella intervista a Roberto Tricella a cura di Gianluca Tavellin. L’ex difensore gialloblù parla soprattutto della sfida di domani sera tra l’Hellas e la Juventus, avendo militato con entrambe le casacche. Nel Verona 255 presenze, 3 reti con un campionato di B e uno scudetto vinti. Nella Juve invece, 80 partite e 2 reti con vittorie in Coppa Italia e Coppa Uefa.

Tricella ricorda con piacere gli anni in bianconero, ma porta nel cuore ancor di più quelli trascorsi in riva all’Adige: «A Torino sono stato bene ma il mio cuore sarà sempre per il Verona. Sono arrivato ragazzino dall’Inter e in pratica e come se non fossi mai andato via. Ricordi? Ma si dai, visto che ho segnato così poco, il gol a Zoff. Mi stavano raggiungendo e ho calciato. Una bella rete.»

L’ex difensore si concentra poi sui suoi anni e sul suo rapporto con la Nazionale, con cui giocò 11 volte e dove ebbe il piacere di militare con una leggenda del calcio bianconero come Scirea«nei tre anni top con Bagnoli, credo di essere stato forse il migliore, ma come facevi a scalzare il “Gae” che ho avuto la fortuna di conoscere in nazionale e con la Juve. Scirea era forte di destro, di sinistro e di testa. Era rapido nelle chiusure ed in più faceva gol. Uno dei più forti giocatori italiani di sempre. Poi era una persona stupenda. Dietro di lui Franco Baresi che non aveva la tecnica per giocare in mezzo al campo come Scirea e poi, naturalmente c’era il sottoscritto».

Sull’attuale squadra di Allegri Tricella avverte: «Per me è più forte dell’anno scorso. Loro sono una squadra tosta, dura e quadrata. In questo momento sono la peggior formazione da incontrare. Sanno far legna e nello stesso tempo hanno giocatori di grande qualità. Sono bravi nei calci piazzati perché hanno gente che calcia bene e quindi ti devi limitare e non far falli. Possono giocare di rimessa, quindi se li attacchi ti fanno male. Sono molto abili a giocare nella metà campo avversaria. La vedo molto dura per il Verona, però…»

Qualche speranda per i gialloblù però il “Trice” la dà: se i bianconeri sottovalutano la gara vanno incontro a qualche problematica».

In chiusura l’ex gialloblù affronta il tema salvezza con queste parole: «Le possibilità di salvezza passano dalla crescita di qualche giocatore, che migliorerà. Poi l’allenatore spero che possa vedere dei margini di allenamento. Molte volte ci sono dei meccanismi che si innescano così, solo con il lavoro o magari pescando un paio di elementi a gennaio. Il Verona può mettersi tre squadre dietro di sè, ma non di più. Credo che debba giocare alla morte fino all’ultimo secondo».

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6 anni fa

In Italia!!!!

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