
A Peschiera non si molla di un centimetro. Pecchia urla e ferma la partitina: “Più intensità, più velocità”. Queste le cose che rimprovera ai suoi. A dir la verità il Verona davanti sta facendo la sua parte mentre dietro anche a Ferrara ci sono state troppe amnesie. Un risultato ormai scolpito nella pietra e poi invece soltanto un punto fra le mani.
SERVE L’IMPRESA. Il Milan che deve gestire il caso Donnarumma e soprattutto il rifiuto della Uefa riguardo alla richiesta di voluntary agreement. La camera di investigazione del financial body di Nyon ha deciso di non concludere l’accordo sui conti del fairplay finanziario con il club rossonero. A parte queste due “cosucce” la cura Gattuso sembra avere i suoi primi effetti. La vittoria sul Bologna e quella in Coppa sui gialloblù hanno rilanciato il 4-3-3 del tecnico calabrese. Serve dunque un’impresa perché poi il calendario propone Udinese fuori e Juve in casa. Meglio pensare a non perdere coi rossoneri e magari giocarsi a viso aperto la gara al Friuli.
CERCI COME UNA RELIQUIA. Niente San Siro di Coppa per l’ex granata. L’attaccante va preservato soprattutto le sue ginocchia. In attesa del miglior Pazzini è lui che regge il peso dell’attacco gialloblù. Largo a sinistra o a destra e spesso anche centrale. Lui ha avuto da parte di Pecchia la licenza di uccidere. Con il Milan, da ex, segnò in Coppa Italia ma andò male perché Bacca e Honda eliminarono Cerci e il Genoa. Perché non riprovarci al Bentegodi?
FERRARI IN POLE. L’ex terzino del Bologna non ha certo bruciato i tempi nel recupero dopo l’infortunio al perone del piede. Ferrari però con la Spal ha dato grandi segnali di condizione ed ora, evitando le sbavature del finale di partita, può aiutare l’Hellas a prendere meno gol.
