A tavola, la domenica, io e mio nonno iniziamo a parlare di calcio. Mia nonna va su tutte le furie ma lui continua imperterrito. Mi srotola undici nomi filati soffermandosi sul portiere Ghizzardi e sul centrocampista Maccacaro, nato a Bussolengo.
Mi racconta dei famosi cinque gol di Del Vecchio alla Sampdoria, dei titoli di giornale il giorno dopo e di mille altri frammenti che altrimenti, per me, sarebbero storie comuni di un calcio passato. Ma mio nonno parla proprio di quella stagione, l’ultima in cui ci fu uno SPAL-Verona a Ferrara.
Stagione 1957/58′, precisamente il 24 novembre: all’inossidabile stadio Paolo Mazza va in scena una sfida di bassa classifica. I gialloblù di Piccioli, a dire il vero, in quel momento di campionato non erano nemmeno messi malissimo, ma finiranno la stagione da ultimi e retrocederanno insieme all’Atalanta.
Il pareggio contro il Verona portò uno dei 30 punti con cui la SPAL riuscì a salvarsi, guidata da Paolo Tabanelli. Il vantaggio ferrarese fu siglato da Guido Macor dopo il quarto d’ora, ma i biancazzurri vennero raggiunti nella ripresa da Enrico Larini per l’1-1 finale.
Questo è l’ultimo e anche unico precedente di Serie A al Mazza tra SPAL e Verona, una storia di sessantanni fa che io riporto qui, dalla memoria del nonno che cancella lo scorrere del tempo.