Sono solamente due gli ex della sfida tra Sassuolo e Verona, entrambi di parte neroverde. Parliamo di Paolo Cannavaro e Gianluca Pegolo: sì, c’è da tornare molto indietro nel tempo. Il difensore e il portiere sassolesi sono ormai diventati giocatori simbolo dell’avventura in A degli emiliani, dato che giocano al Sassuolo dall’anno del debutto in massima serie: il 2013/’14.
Paolo Cannavaro arriva a Verona dopo un’esperienza a Parma poco fruttuosa, viste le sole 5 presenze in due anni. Lo ha fortemente voluto in riva all’Adige l’allenatore veronese Alberto Malesani, che lo aveva precedentemente avuto in Emilia. In prestito per un anno, colleziona 26 presenze e 1 gol (a San Siro contro il Milan), ma non riesce a evitare la retrocessione dell’Hellas in Serie B. Ha comunque lasciato un ricordo positivo di sé, con prestazioni positive. Ora è vice-capitano del Sassuolo, dove è arrivato dopo anni da capitano del Napoli, la squadra della sua città.
Gianluca Pegolo ha vissuto a Verona la sua più felice esperienza calcistica. Cresciuto nelle giovanili dei gialloblù, diventa membro della prima squadra a partire dal 2001, di ritorno da un prestito in C2 al Fiorenzuola. Il suo esordio in Serie A è disastroso: entra nel secondo tempo al posto del titolare Ferron e si prende 5 gol dal Torino; si farà perdonare la giornata successiva parando un rigore nella vittoria per 1-0 sul Brescia. Giocherà tutti i cinque successivi anni in B con l’Hellas Verona. Oggi è il gregario di Consigli per la porta del Sassuolo, dove è arrivato dopo anni di sfortunate peripezie e una discreta esperienza con il Siena. Anche lui ha trovato più volte Malesani lungo la sua carriera.