Il classe ’98 Seung-Woo Lee è arrivato quest’estate al Verona, accerchiato da due principali curiosità. La prima è che ci faccia un sudcoreano in Serie A, perché noi onestamente non ne siamo abituati. La seconda è invece che ci facesse al Barcellona e perché da lì sia arrivato all’Hellas.
Se aggiungiamo la sua giovane età e il suo talento cristallino l’attenzione trabocca, affascinando i tifosi tanto da farli gioire quando si toglie la casacca per entrare in campo. Lee deve però ancora dimostrare il proprio valore, vuoi per lo scarso impiego o vuoi per una fisicità a cui deve abituarsi.
VERONA
Fabio Pecchia lo ha utilizzato solo per 61 minuti in campionato, ma in quel poco tempo è riuscito a dimostrare di avere dei colpi di classe, salvo poi affondare come la sua squadra. Intervistato dai colleghi di Sky Sport il sudcoreano ha fatto il punto della situazione gialloblù, parlando poi di Barça, di Nazionale sudcoreana, di compagni e allenatore.
“Penso che la stagione sia ancora molto lunga – dice Lee – Stiamo lavorando bene, con impegno. Certo, i risultati non sono buoni, ma risaliremo. Come? Abbiamo due giocatori come Pazzini e Cerci che possono fare sempre la differenza. Hanno esperienza di grandi club e soprattutto da Pazzini io sto imparando molto. Lo seguo sempre e abbiamo un bel rapporto fuori dal campo. Uno come lui è fondamentale“.
Ma il compagno a cui Lee si è più affezionato è una sorpresa: Franco Zuculini. “Lui è argentino, parla spagnolo: trovare un feeling immediato è stato molto semplice. Ora siamo fratelli“. Parole positive sono anche quelle sul mister Fabio Pecchia: “Il mister mi chiede di fare ciò che è nelle mie capacità, penso che sia un grande allenatore, che dà fiducia e coraggio a tutti i giocatori“.
Le considerazioni finora sono dunque positive, al ragazzo Verona piace molto: “non è certo grande come Barcellona, mi trovo bene” e l’interesse dimostrato dai connazionali che hanno deciso di seguirlo anche qui gli ha fatto molto piacere.
NAZIONALE
Gli occhi guardano anche a Russia 2018, ma per sperare in una convocazione dell’allenatore sudcoreano Shin Tae-yong il calciatore del Verona dovrà trovare molto più spazio: “Per me sarebbe un sogno, finora ho giocato solo con l’Under 20“.
Chiusa finale sulla tragedia azzurra: “È molto strano per tutti pensare a un Mondiale senza Italia. È una Nazionale storica che, vista la sua forza, si riprenderà subito. La aspettiamo tutti per un grande Mondiale nel 2022“.
