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Setti risponde ai tifosi: politiche aziendali, Toni, Albertazzi e tanto altro

Setti

Maurizio Setti ha risposto alle domande rivolte via mail da parte dei tifosi. Queste le sue dichiarazioni principali:

Sono innamorato del calcio, la passione è quella che mi ha sempre contraddistinto. Sono figlio di un operaio, sono sempre lo stesso, poi diventato imprenditore. Il cammino a Verona è stato trionfale, dalla Serie B alla Serie A, campionati di livello. Si vende Jorginho, ottimo affare a quella cifra ma reinvestiamo immediatamente soldi per cercare di fare qualcosa ancora di più importante. Devo dare stabilità economica, stabilità in funzione della città: non si vincerà lo Scudetto. Un azienda fa profitti e ricavi. Sogliano sapeva, non si poteva più reggere un giro di giocatori, pretese di agenti e così via. Ho un difetto, parlo poco ma non avevo mai processo certe cose al mio arrivo”.

Su Toni:Non mi importa apparire, ha una faccia pulita, seria, era perfetta. Quando esci dal campo, non è che ti metti in automatico dietro la scrivania. Ha qualità, deve saper attendere il momento“.

Albertazzi:Non mi spiego un certo comportamento. L’abbiamo mandato a giocare, ha rifiutato cinque possibilità di andare a giocare, anche il Miami in America. Gli avevamo proposto anche l’allungamento di contratto, non erano cifre basse. Consigliato male o presuntuoso, ha voluto fare un percorso: l’abbiamo ripreso, volevamo che tornasse giocatore. Mi ha dato fastidio quando reintegrato in rosa ha filmato conversazioni private, allenamenti, una cosa indegna. La chiamo premeditazione, è andato in rottura”.

Pazzini:E’ tuttora giocatore del Verona, il primo anno è stato massacrato quando entrato al posto di Toni. Ha giocato con infiltrazioni per tanto tempo, in Serie B era al centro del progetto, facendo la squadra su di lui. Se superava i gol di Toni, c’era un premio speciale per lui, ha contribuito pesantemente all’obiettivo. Finito l’anno, il discorso è chiaro: quest’anno è come tutti gli altri, in Serie A serve gente che corre e si metta a disposizione. Non potevamo giocare nella metà campo avversaria ma con ripartenze e cose diverse, non voglio entrare nella parte tecnica. E’ una persona straordinaria, professionista“.

La richiesta di esonerare Pecchia:Ho una testa, non vedo le caratteristiche per esonerarlo. Ci ha portato in Serie A, squadre che hanno fatto grandi investimenti e grandi allenatori non ce l’hanno fatta. E’ un grande professionista, ha in mano la squadra, non gli interessa farsi vedere o parlare. Nel mondo di oggi non comunicare è una colpa, è pagato per far l’allenatore, lo fa bene. Abbiamo una squadra di giovani che stanno crescendo, siamo a cinque punti dalla salvezza”.

 

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6 anni fa

Nion manca 1 punta e terzino
Ma al milan. Gioca. Cutrone e. Calabria a hella possono guica i primavera
Ci sakviamo e mi. Paghi x 20 la oey
Ol Pescara nn. Va in A

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