“Il fatto non sussiste” per due supporter gialloblù, gli altri hanno ottenuto l’estinzione del reato dopo aver svolto lavori utili
Nessuna condanna per gli otto tifosi dell’Hellas che nel gennaio 2020 si erano presentati allo stadio Dall’Ara con quelli che, secondo l’accusa, erano berretti riportanti la sagoma di Hitler (sui cappelli era riportata una capigliatura stilizzata riconducibile al Führer e una scala al posto dei baffi, oltre alla scritta “Verona”).
A quanto infatti riportato dal Corriere del Veneto, dopo il DASPO e la multa ricevuti ai tempi, per due dei supporters gialloblù il Tribunale di Bologna ha dichiarato che “il fatto non sussiste“, respingendo dunque le accuse di violazione della Legge Mancino. Gli altri sei, dopo aver portato a termine un programma di lavori utili concordato con l’Autorità Giudiziaria (possibilità prevista dalla “messa alla prova”), hanno invece ottenuto l’estinzione del reato.
Per nessun di loro, dunque, si è arrivati a una condanna penale.
Come buttare tempo e denaro pubblico nel cesso! Sto paese de paiasi non cambierà mai!
Leggendo l’articolo il titolo è errato.
2 assolti mentre altri 6 hanno portato a termine il programma di lavori socialmente utili, perché condannati, per farsi estinguere il reato.
Comunque il cappello è una vergogna. Legale o meno …. certe persone dovrebbero studiare meglio la storia
In effetti non si capiscono le bandiere con Che Guevara e le armate rosse sugli spalti. Le dittature sono da condannare, sia i Gulag sia la Cina, sia l’Iran, il Qatar……
Certo, io stavo solo appurando che 6 persone su 8 sono state condannate, che è diverso dal “tutti assolti” del titolo.
Anche quelli che mettono le magliette con il Che o Mao