Le dichiarazioni del trequartista australiano sul recupero dall’infortunio in vista del Mondiale
Dopo l’infortunio rimediato contro il Milan, il trequartista dell’Hellas Verona Ajdin Hrustic ha parlato a Optus Sport in vista di Qatar 2022.
Queste dunque le sue principali dichiarazioni:
”Il mio recupero sembra procedere bene. Sono fiducioso. Ora sto solo cercando di rimanere positivo. Ci sto lavorando ogni giorno, due volte al giorno se posso. Sono in stretto contatto con il personale medico e sembrano fiduciosi. In realtà ho anche ricevuto la visita di membri dello staff dell’Australia qui e sembrano molto positivi, mi tranquillizza molto di più e sto cercando di spingere il doppio solo per tornare il più rapidamente possibile. Ovviamente voglio tornare per le ultime due partite del Verona prima di volare in Qatar. Valuteremo giorno dopo giorno e vedrò come reagisco alla corsa, ho appena iniziato ed è andata molto bene. Può succedere rapidamente”.
INFORTUNIO. “Non pensavo fosse possibile, che potesse accadere ora. I fisioterapisti mi hanno calmato, sono andato negli spogliatoi e ho lasciato andare la mia frustrazione come facciamo a volte perché siamo emotivi, amo lo sport e amo rappresentare il mio Paese. Non sono mai stato a una Coppa del Mondo ed è sempre stato un mio sogno. Ma devo dire che una volta che ho avuto il risultato della risonanza magnetica, lo staff era positivo. Erano abbastanza tranquilli. Non ho avuto bisogno di un intervento chirurgico, che è stata la prima cosa che ho pensato e questo mi ha calmato molto”.
MONDIALE. “Ho lasciato casa e l’Australia a quattordici anni. Non è stato facile perché i miei genitori, che sono volati dall’Europa in Australia nel 1995, si sono costruiti una bella casa e si sono sentiti al sicuro. Ogni presenza che ho per i Socceroos è speciale per me perché mi riporta indietro nel tempi. Sono solo grato per ogni presenza e lavoro sodo, lavoro molto per essere preparato alla Coppa del Mondo, probabilmente il palcoscenico più grande. Quando indossi quella maglia, dai il 120%. Sono solo poche settimane dietro l’angolo ed è qualcosa che ho sempre sognato da bambino: per questo che sto lottando così duramente per tornare in forma per il mio club, ma anche per il Paese”.
A questo qua del Verona interessa ben poco…
si si si tutte chiacchiere intanto la cremonese ha pareggiato e siamo ultimi da soli in classifica.
Dovresti conoscere cosa è lo spirito Hellas è dare sempre e comunque battaglia, fame, è sudare la maglia dando il 200% altro che 120% è dare ancora di più e sempre non fermarsi fino alla fine.
se prendevamo un trequartista in serie B era più forte di questo
Il 120%lo devi dare anche alla squadra che ti paga🤔