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Di Marzio: “L’Hellas fa mercato con logica: D’Amico è molto bravo”

L’esperto di mercato di Sky, ai microfoni del salotto gialloblù, ha elogiato il lavoro del d.s. del Verona

È stata una lunga intervista quella concessa da Gianluca Di Marzio alla radio ufficiale dell’Hellas nel corso della nuova puntata del Salotto Gialloblù.

Dal mercato al campo, passando per qualche ricorso storico, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni del giornalista di Sky.

“QUELLO” SCUDETTO. «Ho terminato il mio libro “Grand Hotel Calciomercato” con la favola per eccellenza che è quella dello Scudetto. Mi ha colpito come fosse una squadra composta di “scarti” di altre squadre e altri che stavano finendo di giocare. Quel Verona è stato qualcosa di magico, un’alchimia unica».

IL MERCATO DELL’HELLAS. «Credo che soprattutto negli ultimi due anni ci sia stata molta logica nelle sessioni di mercato del Verona. Il lavoro di Tony D’Amico, supportato da Setti e affiancato da Juric, è stato straordinario: il suo lavoro di scouting l’ha portato a fare la scelta giusta. Sono stati presi giocatori funzionali e in questo il Verona è stato sicuramente un esempio: ha saputo vendere e ha saputo comprare, anche perché in caso contrario non si sarebbe potuti ripartire così bene nonostante le importanti cessioni di quest’estate. È stata una gestione oculata in un mercato divenuto molto difficile a causa dell’emergenza Covid».

IL DIRETTORE. «D’Amico è un direttore sportivo bravo e furbo, inoltre sa come rendere il lavoro difficile a noi giornalisti in quanto è davvero complicato prevedere le sue mosse. È però anche molto corretto con i giornalisti: non ti regala nulla, ma se arrivi a scoprire la trattativa non la nega, anche se magari ti chiede di aspettare un giorno per non farla saltare… Svolge questa professione da poco, ma ha subito capito come si fa e credo sia un d.s. sportivo e all’avanguardia. È stato anche fortunato a trovare un presidente che gli ha dato carta bianca e l’ha tenuto nonostante il parere di una piazza che magari avrebbe preferito una figura più esperta».

LE GIOVANILI. «Credo che l’Hellas abbia fatto molto bene anche a livello giovanile: pensiamo anche solo a Zaccagni, un giocatore da Nazionale che però non avrebbe potuto rendere così tanto se negli anni non si fosse lavorato bene su di lui. Altro esempio è Udogie, al quale l’Everton aveva fatto una grande offerta: crescerlo in casa e poi convincerlo a rimanere non è da tutti… Poi magari un giorno se ne andrà, ma l’Hellas in quel frangente incasserà fior di milioni».

IL VERONA. «L’Hellas è una squadra di intensità e qualità, non vive solo di corsa ma anche di gioco. È a immagine e somiglianza del proprio allenatore. Quest’anno credevo ci sarebbe voluto più tempo per ripartire dopo aver perso l’ossatura, invece ha nuovamente sorpreso tutti. Arriveranno i momenti difficili, ma se manterrà questo atteggiamento continuerà a fare bene».

IL MISTER. «Juric è una garanzia con i giovani: in tanti dicono di puntare sui giovani ma poi non lo fanno, mentre lui davvero non guarda la carta d’identità. Credo poi che solo lui potesse battere Gasperini. È stato bravo a sfruttare i punti deboli dell’avversario in quanto lo conosce molto bene».

I “COLPI”. «Non avrei mai pensato che il Verona riuscisse a prendere un giocatore come Kalinic: pensavo sarebbe andato in una squadra come il Torino, ma evidentemente la crescita del “brand” Verona ha aumentato l’appeal della squadra anche in vista del prossimo futuro. Una trattativa storica a cui sono affezionato? Quella di Elkjaer e Galderisi, i quali l’anno successivo allo Scudetto si ritrovarono insieme a casa di Dino Viola, ai tempi Presidente della Roma. La cosa bella è che tutti e due rifiutarono per riconoscenza nei confronti del Verona e quindi non l’abbandonarono. Quello è un altro aspetto che oggi si vede poco: se oggi un giocatore riceve un’offerta da una grande squadra difficilmente rifiuta…».

IL PROSSIMO AVVERSARIO. «Il Cagliari è una squadra molto diversa dall’anno scorso, offensiva e propositiva. Credo sarà una partita divertente e ricca di spunti. Sarà una partita difficile e Verona dovrà prestare attenzione perché la squadra di Di Francesco è molto pericolosa in avanti, però potrà anche sfruttare i tanti spazi che i rossoblù concedono…».

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3 anni fa

ANDREA D’AMICO ex procuratore del mio amico ex calciatore EMANUELE PELIZZARO ….

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