L’ex gialloblù Domenico Penzo ha parlato al Corriere di Verona in vista della gara tra Hellas e Napoli in programma sabato pomeriggio al Bentegodi.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
UNA VITA A VERONA. «Sono arrivato a Verona da giocatore nel 1981, restandoci fino al 1983. Dopo con mia moglie abbiamo preso casa nel 1985 e siamo rimasti qui. Stiamo parlando di quarant’anni vissuti in una città meravigliosa. Quella su come abbiamo comprato casa è una storia particolare e risale a quando giocavo nel Napoli: il 16 settembre 1984, prima giornata del campionato dello scudetto del l’Hellas, perdemmo 3-1, io mi fermai in città per vedere degli amici e il mattino dopo sul giornale vidi una proposta nei pressi di Portoni Borsari; quando andammo a visitare l’appartamento, fu amore a prima».
IL CALCIO DI OGGI. «Non faccio pronostici su Verona-Napoli perché da tre anni non seguo più il calcio e non ne parlo. Non è il mondo che ho conosciuto e amato e non c’è la stessa passione ad animarne i protagonisti. Sono stato allo stadio per la gara con il Sassuolo, per le celebrazioni dei centoventi anni dell’Hellas, ma ormai è tutto davvero troppo distante. I sentimenti che c’erano sono andati perduti. Leggo del caso delle scommesse, il coinvolgimento di questi ragazzi, le dichiarazioni di Fagioli che parla di essersi messo a giocare per noia, e tutto questo mi rattrista. No, non va proprio».
L’HELLAS. «Per il Verona provo sentimenti grandi e intensi. L’Hellas mi ha permesso di toccare quei livelli che avevo cercato e in gialloblù ho incontrato l’uomo che ha cambiato ogni cosa, Osvaldo Bagnoli, il maestro che ha segnato la storia. Al Verona devo tanto. Ho anche avuto la fortuna di giocare con Dirceu, un campionissimo che con quel piede mancino con cui sapeva fare tutto. Fuori dal campo, poi, era una persona straordinaria».
IL BILANCIO PERSONALE. «Potrei dire che sono appagato, ma non sarebbe il termine esatto per descrivere quello che provo guardando indietro e vedendo quello che sono oggi. Sento però di essere soddisfatto per avere percorso la mia strada nella maniera giusta, essendo sempre me stesso come voglio continuare a fare».
Sempre il mio mito
Bravo “Nico”, d’accordissimo con te.
Grande bomber…. Lo
Conosciuto di persona …….abbiamo passato qualche anno in ferie…..per me un idolo quando giocava …e poi come uomo …Grazie a te di averti conosciuto 🔝🔝🔝🔝🔝
Un grande e basta 💙💛💛⚔️🟡🔵
Nico, ma nessuno ha letto la tua intervista durante il calciomercato? Hai detto cose interessanti sulla società..
Brao
Pureio la penso così
Grande calciatore, Grandissimo Uomo, mi dispiace che il Verona non lo abbia coinvolto sarebbe stato di grande aiuto x i calciatori e la società, avrebbe trasmesso i veri valori del calcio, Grazie Nico Penzo x la bellissima persona che sei