Il tecnico gialloblù ha parlato in conferenza stampa all’antivigilia della prima gara di Serie A contro il Milan

Intervenuto in conferenza all’antivigilia di Milan–Verona, mister Marco Baroni ha presentato il match ai microfoni della sala stampa di Via Olanda.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico gialloblù.

LA PARTITA. «Il Milan è una squadra forte e lo dimostrerà. Io lo dico ai giocatori: queste sono le partite più belle da giocare. Noi ci stiamo preparando, sono sfide da affrontare con umiltà. Non possiamo fare una gara di attesa, serviranno coraggio e consapevolezza.Stiamo cercando di capire come dare fastidio al Milan, non come difenderci: guardo più l’aspetto offensivo che difensivo».

I SINGOLI. «Contro il Bologna ho buttato in campo Suslov perché è acceso ed è stato una piacevole sorpresa per l’impatto che ha avuto. Chi entra deve andare forte e lui non ha timore, va nei contrasti e ha dinamicità, componenti che cerchiamo in un giocatore. Anche se è qui da poco mi ha dimostrato di avere testa e gambe. Ha dato un contributo importante, per me è un titolare. Saponara? Ha giocate importanti, sto lavorando con lui e con la squadra per sostenere giocatori con qualità e un po’ di corsa in meno».

IL CALENDARIO. «Non permetto alla mia squadra di avere paura delle prossime partite. La prestazione non può mai mancare: i momenti difficili arrivano per tutti, quindi compattezza ed equilibrio sono fondamentali. A Sassuolo per esempio qualcosa è mancato. Non sono spaventato, anzi, è la bellezza di questo campionato. Quattro partite in pochi giorni? Non ci penso mai, per me esiste solo il presente perché in caso contrario darei un messaggio fuorviante per i miei ragazzi».

GLI INDISPONIBILI. «Devo ancora verificare le condizioni di Folorunsho. Anche Magnani e Dawidowicz hanno avuto qualche fastidio muscolare, mi prendo ancora una giornata per fare delle valutazioni. Doig è da sostituire, ma devo ancora decidere con chi».

RIGORISTI. «Ho una lista di tiratori per i rigori, ma non mi oppongo a situazioni che possono esserci: mi è spesso successo che il calciatore designato abbia ceduto il penalty a un altro giocatore perché se la sentiva. Intanto speriamo che arrivino (ride, ndr), poi ci pensiamo».