Le dichiarazioni dell’esterno serbo che, dal ritiro di Primiero, ha parlato anche del proprio mancato approdo al Marsiglia

Darko Lazovic ha parlato a L’Arena nel corso di una lunga intervista, toccando diversi argomenti interessanti tra cui la prossima stagione, il mancato addio al Verona e non solo.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’esterno serbo.

IL MANCATO ADDIO. «L’anno scorso stavo per andare in un club con grandi ambizioni (il Marsiglia, ndr), ma non se n’è fatto nulla. Il calcio è così e va accettato. Io e la mia famiglia comunque stiamo benissimo a Verona e ho un altro anno di contratto. All’Hellas a vita? Nel calcio non si sa mai. Sicuramente non penso ancora a chiudere perché fisicamente sto bene fisicamente. Voglio restare ancora a lungo in Serie A».

LAZO LEADER. «Non sono uno che parla molto, ma quando c’è qualcosa da dire lo faccio. Mi piace far parlare i fatti, come a tutti noi “vecchietti”. Non sono il solo calciatore esperto della rosa, ci sono altri ragazzi che sanno come aiutare i nuovi e soprattutto i giovani».

LA SCORSA STAGIONE. «L’ultimo campionato è stato particolare per tutti, ma alla fine ci siamo salvati. Sono felice perché nessuno scommetteva su di noi, anche se in squadra eravamo convinti di farcela. Io capocannoniere? Lo sono stato per qualche settimana, grazie anche alla posizione più avanzata rispetto agli anni precedenti. Spero di ripetermi, ma ciò che a me piace di più è regalare assist alle punte».

IL PROSSIMO CAMPIONATO. «L’unica cosa che mi auguro è non giocare mai più uno spareggio: dobbiamo salvarci prima e quindi lavoriamo per fare punti pesanti sin da subito. Le rivali? Direi le solite, alle quali aggiungo quelle che arrivano dalla Serie B. Ritroverò il Genoa, vediamo. Sicuramente non sarà facile».

IL MISTER. «Ogni allenatore che è venuto dopo Juric ha cercato di mettere qualcosa del calcio del mister, ma Baroni è diverso: fa un altro tipo di gioco e sinceramente sono contento di cambiare. Si va forte pure con lui e comunque anche ora se c’è l’occasione ci mettiamo a uomo. E poi il mister nelle ultime due stagioni ha fatto benissimo a Lecce, quindi c’è grande fiducia».

I COMPAGNI. «Faraoni sta bene ed è carico, spero rimanga con noi. Conosco Veloso da sette anni e siamo molto amici. Come me parlava soltanto all’occorrenza ed era un esempio per i giovani, sempre positivo e pronto al sacrificio. È stato un calciatore fondamentale per l’Hellas. Mboula sta lavorando, ma è difficile giudicare qualcuno con i carichi pesanti di questi giorni. Comunque lo vedo bene, se ha bisogno noi siamo pronti a dare una mano. L’umore generale? Buono, grazie anche ai vari Magnani, Ceccherini, Berardi e Perilli: loro hanno sempre voglia di scherzare, anche se mi sembrano più tranquilli rispetto agli anni scorsi».