Le dichiarazioni dell’ex direttore sportivo gialloblù in vista della gara con la Fiorentina

L’ex direttore sportivo gialloblù Rino Foschi ha parlato al Corriere di Verona:

ITALIANO. «Lunedì a Verona arriva la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che è uno dei miei. Gli voglio bene, ma il Verona può vincere e continuare nella rimonta. Ci segnalarono Vincenzo quando era al Trapani, in C1. Aveva diciotto anni e andai a prenderlo. L’Hellas staccò subito un assegno da centoventi milioni di lire, perché a volerlo c’erano altri club. Oggi è un allenatore di valore, ha un carattere particolare, è permaloso ma è bravo. Quando era allo Spezia gli ho consigliato di andare al Verona, ma lui ha fatto altre scelte».

SOGLIANO. «Conosco Sogliano da anni, ha grandi capacità. L’ho visto a Milano durante il mercato, avevo un club spagnolo che voleva Hien ma mi ha detto di no. L’Hellas ha tenuto i giocatori che servivano e ne ha messi di nuovi, utili per salvarsi».

RICORDI SALVEZZA. «A Verona fu incredibile quanto avvenne nel 2001, allo spareggio con la Reggina. A poche giornate dalla fine del campionato sembrava che dovessimo esonerare Attilio Perotti, ma mi disse che si sarebbe dimesso lui. Mi infuriai, rimase e restammo in Serie A con quel pazzesco gol di Cossato negli ultimi minuti, in un Granillo infuocato».

LA FIORENTINA. «Firenze è una piazza eccezionale, però c’è tanta pressione e non è facile. Non stanno attraversando un buon momento, al di là delle coppe. L’Hellas deve approfittarne».

IL VERONA ATTUALE. «Ma sì, per me il Verona ce la fa. Poi, va bene, io parlo con la grande passione che ho per l’Hellas. Lì ho amici e splendidi ricordi, mi avevano anche intitolato anche un calcio club. Quando l’Hellas si salverà, verò al Bentegodi a vedere la partita: ho proprio voglia di farmi venire la pelle d’oca».