Il doppio ex di Roma-Verona ha parlato a L’Arena in vista del match in programma domenica

Raggiunto dai microfoni de LiArena, Damiano Tommasi ha parlato in vista di Roma-Verona, gara di cui è doppio ex, e non solo.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

I TIFOSI. «Il pubblico non ha mai abbandonato il Verona, nemmeno dopo le dieci sconfitte consecutive, e ora c’è il giusto entusiasmo. Bisogna rimanere con i piedi per terra, ma vedo consapevolezza sia nella squadra che nei tifosi».

LA SALVEZZA. «Vedo che non ci si abbatte come prima e che si cerca di lottare insieme
su ogni pallone. La salvezza è un grande obiettivo, servono gambe ma anche testa perché il percorso è lungo e difficile».

I SINGOLI. «Duda mi piace molto, è un giocatore sempre presente e sono sicuro che non sia ancora al 100%. Anche Tameze sta traendo vantaggio dalla sua presenza. Ngonge ha portato imprevedibilità. Mi dispiace per il momento di Lasagna, ma nel calcio basta poco per ritrovare la via giusta. In generale comunque sono saliti tutti di tono, penso a Montipò e a Hien che sono una sicurezza».

IL PRESIDENTE. «Setti sta soffrendo per la situazione, dopo anni bellissimi non era più abituato a trovarsi sul fondo della classifica. Questa però è la realtà dell’Hellas e bisogna lottare per rimanere nel
calcio che conta. Distaccato? Non direi proprio, è sempre partecipe a ogni azione. Tutto l’ambiente va di pari passo. Lo stadio? Ci stiamo provando, vorremmo che il Bentegodi fosse uno degli impianti dell’Europeo 2032».

LA ROMA. «A questo punto della stagione le squadre come la Roma potrebbero essere distratte dalle Coppe, inoltre oggi non è facile affrontare il Verona. Chiaro che la differenza c’è, ma la bellezza del calcio sta proprio nel sovvertire i pronostici».