L’ex gialloblù, oggi preside, ricorda tante delle persone incontrate durante il percorso all’Hellas
Ieri centrocampista dell’Hellas, oggi preside: la vita di Stefano Garzon ha preso una piega forse inaspettata ma che lui, raggiunto dal Corriere del Veneto, racconta con entusiasmo.
Chiamato a parlare di alcune persone incontrate durante il proprio percorso in gialloblù, Garzon ha dunque parlato di ex compagni e dirigenti, spendendo per tutti splendide parole.
Ecco dunque le sue principali dichiarazioni:
«Rafael era un po’ “pazzo”, ma è un esempio, uno che si è messo in discussione e che è arrivato fino alla Serie A: lui, come Nicola Corrent, Juanito Gomez e Jorginho, quest’ultimo un esempio di costanza e dedizione, avrebbe tanto da insegnare. Anche Piero Arvedi sarebbe stato un bravo maestro, era scherzoso e coinvolgente e avrebbe insegnato con la bontà d’animo che aveva.
Nardino Previdi invece sarebbe stato un buon preside: era severo ma autorevole e con un cuore enorme, quello che ho imparato da lui non si può spiegare. Non c’è più da tanti anni, ma le sue parole le porto sempre con me. Giovanni Martinelli è un altro splendido punto di riferimento, metteva grande umanità in tutto quello che faceva ma sapeva anche decidere con fermezza».