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Bocchetti: “Ho entusiasmo e voglia di cominciare”

Il tecnico gialloblù si è presentato ai microfoni di via Olanda

Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Salvatore Bocchetti, chiamato a presentarsi al popolo gialloblù dopo la sua “promozione” in prima squadra.

Prima di lui, però, a intervenire sono stati il presidente Setti e il d.s. Marroccu. Di seguito, dunque, le loro parole.

SETTI. «Voglio augurare buona fortuna a un mio ex giocatore che ha fatto il percorso che ci auguriamo tutti facciano. Ha dimostrato serietà e intelligenza, quindi in bocca al lupo. Prima di chiudere, vorrei poi fare un paio di precisazioni riguardo a cose che ho letto in questi giorni. La prima riguarda il fatto che i giocatori decidano che via e chi viene, il che mi sembra assurdo: il questa società c’è sempre stato rispetto dei ruoli e i ragazzi sono seri. Non ci sono poi state discussioni con il direttore Marroccu, ogni decisione viene presa insieme».

MARROCCU. «Per cominciare ringrazio Cioffi e il suo staff. Purtroppo le vicissitudini non ci hanno portato a grandi risultati e quindi domenica abbiamo optato per un cambio di guida tecnica. Per mantenere la continuità abbiamo individuato in Salvatore il prosieguo naturale del nostro percorso, anche per quanto da lui fatto con mister Tudor, quindi gli auguro buona fortuna. Le mie parole estive e Lopez? Devo rispondere di quello che dico e faccio. Il mio errore è stato non dire che Caprari voleva essere ceduto e forse sarei uscito meglio dalla situazione. Se poi Cioffi sarà un predestinato lo dirà il tempo. A Verona non è stato fortunato e magari non aiutato come si è detto in giro, anche se io ho dato tutto per lui. Io credo comunque che abbia tutte le caratteristiche per diventare un grande allenatore e mi è dispiaciuto esonerarlo, come come mi è dispiaciuto salutare gli elementi del suo staff perché erano tutti grandi professionisti. Lopez era qui perché Bocchetti non ha il patentino, dovevamo capire quale fosse la scelta migliore per Salvatore che comunque era la prima scelta. Il problema al momento comunque è rimandato».

Ora, invece, le principali dichiarazioni del nuovo tecnico gialloblù.

LA SCELTA. «Ho iniziato la stagione con la Primavera, ma società aveva bisogno di un aiuto, mi hanno scelto e sono contento di dare una mano. Il mio ruolo è molto importante, io ce la metterò tutta per dare il mio contributo. Ho tanto entusiasmo e tanta voglia di cominciare».

IL GIOCO. «Il mio gioco è fatto di aggressione, pressing e uno-contro-uno, quindi manterrò queste idee perché questo tipo di calcio mi ha segnato da calciatore e da allenatore. Ripartiamo da quanto di buono abbiamo visto l’anno scorso, poi apporterò le mie idee. COsa non ha funzionato sinora? Non mi permetto di giudicare il lavoro di chi mi ha preceduto».

IL MILAN. «In settimana abbiamo lavorato sul ritrovare alcune cose che forse i ragazzi cominciavano a dimenticare, ma anche sull’aspetto psicologico perché c’era bisogno di morale: dopo un esonero c’è sempre un po’ di scoramento, è una sconfitta per tutti, ma ho cercato di portare il mio entusiasmo. È sicuramente difficile preparare una sfida simile, affrontiamo una delle pretendenti al titolo, però daremo il massimo. Il bel gioco degli ultimi anni? Preferirei giocare male e fare qualche punto».

GLI INFORTUNI. «Abbiamo tanti infortunati e uno squalificato, però c’è da rimboccarsi le maniche e dare tutto nella gara contro il Milan perché per noi è una gara fondamentale».

LA ROSA. «Non ci nascondiamo dietro a un dito: abbiamo perso quaranta gol durante l’estate, però chi c’è ora può dare tanto. Sono contento della rosa a disposizione al momento, poi per il futuro chiedete alla società. Magnani e Praszelik? Al momento lavorano con la squadra».

IL PERCORSO. «Da quando sono arrivato ho vissuto tre anni intensi e ricchi di soddisfazioni. Con Juric abbiamo vissuto un’annata straordinaria e poi siamo sempre in crescendo. Ho ricordi molto positivi, anche se purtroppo ho giocato poco».

I COLLEGHI. «Ho sentito Palladino e ci siamo fatti i complimenti, lui peraltro sta andando alla grande. Tudor? Lo sento spesso, ma l’ultima volta è stata qualche settimana fa e abbiamo parlato del più e del meno».

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Pieraccio
Pieraccio
1 anno fa

Setti e Marroccu pagliacci

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