I retroscena della trattativa relativa al trasferimento del difensore svedese al club gialloblù

Un debutto di fuoco, al Bentegodi contro Boga e in un ruolo che non conosce, visto che solitamente gioca al centro o sul centro-destra, ma è restato freddo, anche dopo un errore in impostazione e un’ammonizione spesa per fermare una ripartenza con tutta la squadra riversata in avanti alla ricerca del pareggio. Isak Hien ha dimostrato sin da subito grande sicurezza, la stessa che deve aver trasmesso a Gabriele Cioffi dopo pochi allenamenti insieme, con l’allenatore toscano che gli ha dato fiducia in un momento delicato della partita.

Un’operazione da tre milioni e mezzo di euro di euro più bonus e il 10% della futura rivendita quella per il classe 1999 arrivato dal Djurgardens. Una trattativa nata il 14 agosto, quando il giovane svedese con passaporto ghanese è stato proposto al d.s. Marroccu, e conclusa dopo dieci giorni con il comunicato della società che non voleva privarsi di Hien prima del doppio confronto in Conference League contro l’Apoel Nicosia. Una dinamica che ha rischiato di far saltare l’arrivo del difensore, il quale aveva scelto Verona nonostante le offerte presentate prima dal Torino e poi da Cremonese, Basilea, Udinese e infine anche dal Besiktas.

Giornate frenetiche a Verona e a Stoccolma. Marroccu è stato abile a rilanciare nel momento in cui si era venuta a creare una vera e propria asta, mentre gli intermediari presenti in Svezia si incrociavano all’entrata e all’uscita della sede del club svedese con i colleghi che lavoravano all’operazione per Torino e Cremonese. Alla fine però Hien ha preferito l’Hellas ai soldi della Turchia e all’offerta granata dell’ex Juric, con l’obiettivo in futuro di vestire gialloblù non solo nel club, ma anche con la propria Nazionale.