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Penna in Trasferta, Misul (Fiorentina.it): “Fiorentina-Verona vale l’Europa”

Il collega di Firenze ci ha presentato la sfida in programma domenica al Franchi

Una sfida che si prospetta divertente e che potrebbe anche valere l’Europa: così Niccolò Misul, direttore di Fiorentina.it, ci ha presentato Fiorentina-Verona, match in programma domenica al Franchi.

Raggiunto dai nostri microfoni per presentarci il match attraverso la nostra Penna in Trasferta, il collega non ha infatti risparmiato complimenti per l’Hellas, dimostrando particolare apprezzamento per Tudor ma non solo.

Di seguito, dunque, la nostra intervista al giornalista fiorentino.

Partiamo dall’evento più recente: com’è l’umore in casa Fiorentina dopo la beffa di Coppa Italia di ieri sera?
«L’umore è nero: la Fiorentina è delusa dopo una partita che l’ha vista dominare la Juventus ma subire una beffa all’ultimo secondo. Era una partita molto sentita per la rivalità e per il ritorno di Vlahovic, quindi è un k.o. che fa male non solo in ottica qualificazione».

Che momento è in generale per la Viola?
«Il momento è buono e dura da inizio stagione. La gestione di Italiano è molto positiva, si vedono risultati ma anche un gioco che a Firenze mancava da tempo. La squadra dà sempre l’impressione di poter imporre il proprio gioco e il gruppo è molto solido. Il sogno è una qualificazione alle coppe che manca da tempo».

Parliamo di due grandi ex della partita: Amrabat da una parte, il Cholito Simeone dall’altra…
«Amrabat sta un po’ deludendo, così come durante la scorsa stagione. Sembrava essere un grande colpo di mercato, anche perché era stato strappato a squadre del calibro del Napoli, poi però, vuoi per la posizione in campo o per un adattamento più difficile del previsto. Quest’anno è partito un po’ indietro nelle gerarchie e trova spazio quando Torreira non può essere titolare, ma le sue prestazioni non sono esaltanti, anche se bisogna dire che ultimamente è in crescita. Simeone invece è il giocatore più pericoloso dell’Hellas: a Verona sembra aver trovato la propria dimensione e una continuità che non era riuscito a trovare alla Fiorentina e al Cagliari. A Firenze serviva un giocatore da quindici gol a stagione, ma il Cholito non era riuscito a rendere secondo le aspettative»

Un altro grande ex è Vincenzo Italiano, in gialloblù da centrocampista: che allenatore è?
«Italiano è una grandissima scoperta e alla Fiorentina ha confermato quanto di buono fatto a La Spezia. Sicuramente è uno degli allenatori più interessanti tra le “nuove leve”. Ha portato una filosofia di gioco innovativa, sembra di vedere il primo Prandelli o il primo Montella. Arrivato da seconda scelta dopo l’addio di Gattuso, si è isolato dai dubbi e ha trasformato una rosa non particolarmente migliorata durante l’estate in un gruppo fortissimo che sa sopperire alle assenze o agli addii come quello di Vlahovic, trovando vittorie anche contro squadre blasonate. Va però migliorata la fase difensiva perché a volte si subiscono gol banali».

Chi o cosa ti ha stupito di più di questo Verona?
«Tudor mi ha stupito, non pensavo potesse avere questo impatto: ha riportato lo spirito di Juric dopo che con Di Francesco sembrava che si fosse chiuso un ciclo. L’Hellas oggi vince con ampi margini e segna molto. Ci sono poi due giocatori come Simeone e Caprari che sono in un momento di forma straordinario dopo annate difficili».

Fiorentina-Verona è uno scontro diretto per l’Europa?
«Credo di sì. La Fiorentina forse è favorita per quanto riguarda il rush finale, ma è un campionato difficile con una classifica molto corta, quindi perché no?».

Vista la grande amicizia che lega le due tifoserie, dobbiamo aspettarci un pubblico dalle grandi occasioni e un bel clima di festa?
«Sicuramente. Dopo le restrizioni la gente ha tanta voglia di andare allo stadio, inoltre la gente di Firenze sta rispondendo molto bene anche grazie al momento della squadra. Credo che, considerato anche il gemellaggio, ci sarà un bellissimo clima».

Che partita sarà?
«Mi immagino una partita divertente perché le due squadre giocano a viso aperto e hanno un’impostazione molto offensiva. Mi aspetto alti ritmi e un bello spettacolo. A fare la differenza sarà anche la capacità di reggere l’urto da parte delle difese».

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