Di Francesco scelta non azzeccata, Tudor uomo della provvidenza. D’Amico sbaglia, ma rimedia
Il 2021 se n’è ormai andato, così come il girone d’andata della Serie A, quindi in casa Hellas è giunto il momento di tirare le somme riguardo a una prima metà di stagione che ha senz’altro regalato più di qualche soddisfazione.
Dopo aver parlato dei giocatori, eccovi il Pagellone dello staff.
DI FRANCESCO: 5Accanirsi su di lui sarebbe tanto facile quanto ingiusto: la verità è che il suo Verona non giocava male, ma probabilmente le sue idee non erano l’ideale per un Hellas ormai abituato a un certo tipo di calcio. Se a tutto ciò aggiungiamo anche un pizzico di sfortuna, con qualche episodio sfavorevole di troppo, il gioco è fatto. Insomma, insufficiente lo è per forza, ma le colpe non sono tutte sue… |
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TUDOR: 9Ha preso il Verona e l’ha rivoltato come un calzino, portando la squadra dall’ultimo posto (con zero punti) a un comodo +13 sulla zona-retrocessione. Le vittorie contro Roma, Lazio e Juventus e il pareggio a Napoli sono sin qui le gemme della sua stagione. L’importante ora sarebbe raggiungere “quota quaranta” nel più breve tempo possibile, poi (una volta blindata la permanenza in categoria) magari si potrà anche provare a sognare. |
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D’AMICO: 7,5La scelta di Eusebio Di Francesco si è rivelata un errore: bravi lui e Setti ad accorgersene e a ripiegare per tempo su un tecnico come Tudor, senz’altro molto più vicino a Juric per gioco e personalità. Sul mercato, come al solito, nulla da dire: ha rimpiazzato i partenti (Zaccagni in primis) con giocatori che si sono rivelati di livello e funzionali alla squadra. Hongla magari lascia qualche dubbio (ma gli concediamo ancora un po’di tempo), ma il duo Caprari-Simeone, per esempio, è un capolavoro. |
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