L’ex ala gialloblù ha parlato ai microfoni de L’Arena in vista del match tra Napoli ed Hellas in programma domani
2 gennaio 1983: questa la data a cui risale l’ultima vittoria dell’Hellas a Napoli. Mattatore di quel match fu uno straordinario Pierino Fanna, autore di una splendida doppietta.
Chi dunque meglio di lui per presentare la sfida in programma domani al Maradona? Questo il pensiero che deve essere balenato nella mente dei colleghi de L’Arena, i quali hanno quindi deciso di raggiungerlo e di scambiare con lui due chiacchiere in vista del match.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’ex ala gialloblù.
TABÙ PARTENOPEO. «Mi piacerebbe che qualcuno aggiornasse il conto delle vittorie dell’Hellas a Napoli, ma chiaramente in questo momento non è facile: Spalletti ha una squadra che ha talento, forza e l’entusiasmo tipico di chi è davanti. Questo Verona però può fare tante cose e con le ultime vittorie ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Dell’Hellas mi piacciono i modi, l’atteggiamento e la mentalità».
LA SQUADRA. «Voglio esaltare il gruppo di questo Verona perché una squadra come l’Hellas deve dare voce al coro, anche se poi ci sono sempre gli interpreti che possono regalarti qualche sorpresa. Caprari simile a me? Fare paragoni non è mai facile. Io comunque saltavo l’uomo ma non segnavo molto, lui invece ha grande confidenza con la porta avversaria e mi pare abbia anche la giusta mentalità».
IL MISTER. «Tudor ha lo stesso DNA di Juric e un modo simile di intendere il calcio. Il mister è stato bravo a dare una scossa, ha trasmesso la propria mentalità e ha dato un’identità alla squadra. Questo Verona ha corsa e qualità, inoltre propone un calcio offensivo, efficace e spettacolare. È divertimento puro, tanto da creare esaltazione, anche se ci vuole sempre equilibrio».