L’ex attaccante, raggiunto da L’Arena, ha parlato del reparto offensivo gialloblù e non solo
Kalinic ci ha messo un po’ ma è tornato, Simeone non molla mai, Lasagna ha qualità e fa un grande lavoro per la squadra: questi i giudizi sull’attacco gialloblù di Nico Penzo, uno che di gol senz’altro se ne intende.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni rilasciate a L’Arena dall’ex punta dell’Hellas.
IL BOMBER RITROVATO. «Kalinic ci ha messo un po’ ma poi è tornato, sono felice per lui ed il Verona. Una punta non può perdere le proprie doti e caratteristiche. Anch’io ho avuto periodi neri, ma poi come per magia ritrovi la via della rete. Spesso poi sono gli episodi a decidere: con il Sassuolo la traversa ha negato il gol a Nikola, mentre con la Salernitana la stessa traversa ha accompagnato in porta il pallone».
GLI ALTRI ATTACCANTI. «Simeone è un uomo d’area di rigore e lo vedo molto bene in coppia con Lasagna. Il Cholito molla mai e ha qualità, l’importante è che inizi a segare con regolarità. Kevin invece ha qualità, trovo esagerate le critiche nei suoi confronti. Giocare spalle alla porta è durissima: lo era per un campione del mondo come Toni, figurarsi per altri! Lasagna mette a dura prova le difese avversarie con il suo continuo movimento, non può essere sempre lucido davanti alla porta. Se comunque gli ricapitasse un’occasione come quella avuta contro il Genoa, sono sicuro che segnerebbe».
LA SQUADRA. «L’addio di Juric mi ha sorpreso e ha colto in contropiede la dirigenza. Non potevano cambiare l’intera rosa e neppure trovare un altro allenatore identico, quindi hanno cercato una pericolosa via di mezzo: palleggio e fraseggio rispecchiavano il carattere di Di Francesco, aggressività e determinazione l’anima di Juric. Il bravo allenatore è quello che riesce a dare equilibrio e Tudor lo sa. È partito molto bene, ma una delle due trasferte bisognava vincerla. A questo vanno aggiunte le tante reti incassate sin qui: in questa fase del campionato le difese sono un po’ “allegre”, ma procedendo con la stagione i punti diventeranno più pesanti e il mister dovrà trovare il giusto equilibrio».
oddio.. “segare con regolarità “porta alla cecità, o no?