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“A tutti coloro che stanno sognando”: un racconto di Jorginho Frello

Il centrocampista ha ripercorso la propria carriera calcistica attraverso una lettera-articolo affidata al sito The Players’ Tribune

È una lettera-articolo davvero lunga, ricca di aneddoti e decisamente interessante quella affidata da Jorginho a The Players’ Tribune: il centrocampista italo-brasiliano, vestiti per un giorno i panni di scrittore, ha infatti raccontato la propria vita calcistica attraverso un pezzo intitolato A tutti coloro che stanno sognando.

Di seguito, dunque, l’estratto relativo alla sue esperienza all’Hellas Verona:

«[…] quando avevo 15 anni ho firmato per il Verona. Mi misero in un vecchio monastero. Eravamo sei giocatori in una stanza minuscola con tre letti a castello. Non era molto, ma io ero così entusiasta.
In Italia!!! Adesso tutto era possibile.
I primi tre mesi furono fantastici. Ma dopo iniziò a farsi pesante, perché non avevo idea di quando sarei potuto tornare a casa. E vivevo con i 20 euro che mi dava il mio agente, lo stesso che mi aveva invitato al camp. Li spendevo sempre per le stesse cose. Cinque euro per telefonare alla mia famiglia in Brasile, qualcuno in più per shampoo, deodorante e dentifricio. Durante il weekend, poi, spendevo il resto in un Internet caffè per parlare con gli amici e la famiglia su MSN.
Qualche volta, se volevo davvero qualcosa di diverso, andavo nella piazza principale di Verona e compravo un milkshake da McDonald’s. Costava un euro. Patatine? Hamburger? Scordatevelo! Gli Happy Meal erano per i bambini ricchi. Poi mi sedevo su una scalinata all’angolo della piazza e… guardavo la gente che andava e veniva. Guardavo gli uccelli e i turisti, mentre i miei pensieri vagavano. Ecco come passavo i miei sabati pomeriggio.

Era un’esistenza solitaria, davvero. Ho trascorso un anno e mezzo così, vivendo per il calcio. Ma quando avevo 17 anni e avevo iniziato ad allenarmi con la prima squadra del Verona, io e il mio agente abbiamo litigato. Non mi va molto di parlarne, però è stato brutto. Stavo a pezzi.
Avevo sofferto per due anni in un lurido football camp in Brasile. 
Avevo vissuto per 18 mesi in Italia con 20 euro a settimana. 
E ora questo? 
Ho chiamato mia madre piangendo: «Mamma, ho finito. Questo è troppo per me. Mi manchi. Torno a casa». Nella mia testa ero già tornato ad Imbituba. 
Ma lei disse: «La porta sarà chiusa». 
E io: «Cosa?». 
Lei disse: «Tu non torni a casa. Se ti presenti, non ti aprirò». Ero scioccato. Vi immaginate vostra madre che vi dice così???
Ho chiamato mio padre. Visto che erano separati, pensavo che sarei potuto andare a vivere con lui. Ma lui mi disse che anche la sua porta era chiusa. 
Poi i miei genitori si riunirono e mi chiamarono. Dissero qualcosa tipo: «Jorge, ti stai allenando con i professionisti e vuoi mollare ora? Dopo tutto quello che hai sofferto? Non ha senso. Credici. Vai avanti. Il tuo sogno diventerà realtà». 
Mia sorella maggiore più tardi mi disse che mia madre dopo aver attaccato il telefono scoppiò a piangere. 
Grazie a Dio, i miei genitori furono forti quando dovevano esserlo.

Fortunatamente li ho ascoltati. Ho trovato un nuovo agente, Joao Santos, che è con me ancora oggi. Devo anche ringraziare Rafael, che era il portiere della squadra e oggi per me è come un fratello. Quando vivevo con 20 euro a settimana, mi portò a casa sua e mi comprò cibo e vestiti. Joao e Rafael hanno avuto un ruolo importantissimo nel percorso che mi ha portato alla prima squadra del Verona nel 2011. Non dimenticherò mai quello che hanno fatto per me».

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2 anni fa

va in cul db misero te seri ,e misero te resti muso

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2 anni fa

Ti sei sprecato….come al solito quando si tratta di Verona e dell’Hellas…💛💙

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2 anni fa

Sei un ingrato… Potresti ringraziare anche martinelli… Se il tuo agente si è approfittato di te…. Non devi avercela con il verona…

Marcellino Luca Maldotto
Marcellino Luca Maldotto
2 anni fa

Buongiorno ❤️💛💙
Grazie Jorginho x aver parlato bene del Verona Hellas. Ti Anno e ti abbiamo accolto, come un figlio. X noi sarai sempre quel ragazzo che ha fatto con il Verona i primi passi x poi arrivare ad essere un Grande Giocatore. Grazie ❤️ Jorginho .💛💙🇸🇪

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