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ESC. CH – Women, Motta: “Ho lasciato la mia squadra in buone mani. E su Di Francesco…”

L’ex giocatrice gialloblù, da poco ritiratasi, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni

Una scelta di vita fatta con la consapevolezza di lasciare comunque la squadra in buone mani: questo per Giorgia Motta è stato l’annuncio del proprio ritiro dal calcio giocato. A raccontarcelo è stata la stessa ex giocatrice gialloblù, raggiunta dai nostri microfoni a pochi giorni della sua scelta di appendere gli scarpini al chiodo.

Senza perdere tempo, ecco dunque la nostra intervista esclusiva.

Andiamo subito al punto: Giorgia Motta si ritira. Ci dici i motivi alla base della tua scelta?
«È stata una scelta su cui ho riflettuto molto e, anche se rispetto agli anni scorsi mi sentivo meglio fisicamente, ho deciso per questa scelta di vita. Un po’ per l’età (classe ’84, ndr), un po’ per il lavoro di professoressa e po’ per tante altre cose che voglio fare e che mi richiedono molto tempo, continuare a giocare cominciava a essere molto impegnativo. L’ultima stagione poi è andata talmente bene che mi ha permesso di chiudere in bellezza: ci siamo salvate bene e sono stata la capitana di un gruppo stupendo, quindi è stata la ciliegina sulla mia carriera. La società mi aveva anche chiesto di disputare un’altra stagione, ma è arrivato il momento di lasciare. Ho dato e ricevuto tantissimo, ora è il momento di dedicarmi ad altre passioni».

Quali momenti della tua carriera ti porterai dentro?
«Difficile dirlo. Sembra retorica, ma è stato tutto talmente bello… Sicuramente ricordo la semifinale di Champions contro il Francoforte: nessuna squadra italiana era mai arrivata così avanti nella competizione, inoltre all’andata ho segnato e al ritorno ho visto quattordicimila persone al Bentegodi, il “mio” stadio. Molto bella poi anche la salvezza dell’anno scorso, vale quasi come uno scudetto. Vorrei poi citare la mia esperienza alla Torres, dove ho vinto tre dei miei sei campionati: Verona rimane la mia squadra e la mia città, ma anche l’esperienza in Sardegna è stata molto importante, anzi, posso dire che mi ha cambiato la vita»

Per quanto riguarda l’anno scorso invece?
«È stato come giocare dieci campionati insieme: sulla carta nessuno ci dava due lire, ma abbiamo disputato un campionato in crescita, superando ostacoli che ci hanno unite sempre più. Quando il Covid ci ha decimate, chi è scesa in campo ha giocato per tre. La vittoria contro il Napoli nel giorno di Santa Lucia, la matematica certezza della salvezza dopo la vittoria contro la San Marino Academy e l’onorevolissimo pareggio contro il Milan all’ultima giornata… E poi a gennaio, quando ho perso mio padre, ho ricevuto un supporto incredibile da parte di quella che più che una squadra si è rivelata una famiglia. Più di così non potevo chiedere, nella sua imperfezione è stata una stagione perfetta».

Quest’estate abbiamo assistito a una rivoluzione in casa Women: cosa ti incuriosisce di più?
«Sono molto ottimista perché alcune giocatrici che ho incontrato quando erano delle bambine ora sono grandi: parlo di Ambrosi e Meneghini, due ragazze che hanno dimostrato di poter giocare ad alti livelli e che sono anche in grado di trascinare la squadra. Ho enorme fiducia in loro, così come in Michela Ledri, la nostra roccia. A loro poi si aggiungono nuovi innesti di una certa esperienza come per esempio le quattro ragazze provenienti dalla Florentia (Anghileri, Dahlberg, Lotti e Nilsson, ndr) ed Emma Errico, tutti elementi che potranno dare una grossa mano a livello caratteriale. Sarà difficile come sempre, ma ho lasciato la “mia” squadra in buone mani».

Anche per quanto riguarda l’Hellas maschile non sono mancate le novità: cosa ci dici a riguardo?
«Devo dire che mi ero affezionata a Juric, era un allenatore in cui riponevo grande fiducia, quindi ci sono un po’ rimasta male quando ha scelto di andarsene. Anche Di Francesco è però un grande tecnico e tutti ne parlano bene anche come persona, quindi speriamo si riesca a a fare un grande campionato e soprattutto andare allo stadio. Non ne possiamo più di stare a casa!».

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2 anni fa

Bravaaa db 😃

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