
Le dichiarazioni dell’allenatore gialloblù dalla sala stampa del Centro Sportivo Intercomunale di Mezzano
L’allenatore dell’Hellas Verona, Eusebio Di Francesco ha parlato a margine della vittoria per 6-0 contro il Top 22 Calcio Veronese:
“Oggi ho provato anche io a conoscere anche io i miei giocatori, in una partita un pochino più vera rispetto all’allenamento. Ho avuto molte indicazioni, ci sono tante cose da migliorare, ma anche alcune positive come i giovani: lo stesso Bragantini si è mosso bene e ha cercato il gol nel secondo tempo. Dobbiamo essere più determinati però in zona gol, perché abbiamo creato tante occasioni ma abbiamo concretizzato poco. Per il resto è stata una buona sgambata, ottime indicazioni”.
TRIDENTE. “Stiamo provando questo, ma proveremo anche l’1-2 a seconda delle partite. Sto cercando di dare linee di gioco e identità, ma già il fatto di dare continuità al sistema di gioco ti permette di essere aggressivo in avanti”.
LASAGNA. “Gli chiedo di essere più determinato sotto porta. Ha visione del gol e per prendere fiducia deve segnare anche nelle amichevoli: pretendo da lui e da Kalinic più determinazione”.
SILVESTRI. “Per quanto riguarda il mercato, non dovete chiedere a me, ma al direttore. Io sono arrivato con i lavori in corso. Marco si è sempre allenato con grande applicazione e determinazione. Vedremo cosa succederà in questi giorni”.
ALLENAMENTI DOPPI E GRUPPO. “Ci vuole un periodo di adattamento, ma siamo solo all’inizio e certe partite hanno un valore relativo, ma a me hanno dato indicazioni importanti. Ho trovato grande voglia e disponibilità da parte del gruppo e mi piace molto questa loro voglia di andare subito a riconquistare la palla. Lavorerò su altre cose che a me piacciono mantenendo altre che ha già dentro questa squadra. Da loro pretendo durante le partite e gli allenamenti grande serietà, prima e dopo ci possiamo permettere anche di sdrammatizzare e scherzare. Mi piace creare un bel rapporto con loro e conoscerli meglio”.
CALORE DEI TIFOSI. “Lo so, lo capisco e lo condivido il pensiero che la maglia vada sempre onorata: serve grande senso di appartenenza e credo che questa città in questo senso dia tanto. Mi auguro di sentire questo calore anche in campionato nelle partite che contano. Mi auguro che ci siano tanti momenti positivi, ma nel bene e nel male è importante essere vicini. Io e la squadra dobbiamo essere bravi a trascinarli anche nei momenti di difficoltà: possono essere davvero il dodicesimo uomo in campo”.
TOMMASI. “Gli ho detto che deve smetterla perché sorrideva al fatto di affrontarmi da giocatore. È un piacere rivederlo, per me è come un fratello per quello che mi ha trasmesso come uomo e per quello che abbiamo condiviso. Come calciatore vorrei che tutti avessero il suo spirito: è un esempio per tutti”.
GRUPPO. “Già da avversario traspariva la grande unità del gruppo: nell’errore si aiutano sempre e questo mi piace molto ed è un grande punto di partenza”.
CAMPIONATO. “Vogliamo fare bene questa preparazione perché si costruiscono le basi di una squadra. Come ho detto prima ci sono anche delle fondamenta importanti e io aggiungerò un po’ il mio pensiero e la mia filosofia: per il resto è un campionato come tanti altri dove bisogna partire bene e determinati”.
TRENTINO. “Mia mamma è nata in queste zone. Non è il primo ritiro che faccio qui: è una terra straordinaria che ti permette anche di riposare sperando che non piova costantemente: fino ad adesso siamo stati anche fortunati”.
