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Toni: “Contento di avere lasciato un segno nella storia del Verona”

L’ex attaccante dell’Hellas si è raccontato nel corso della nuova puntata del Salotto Gialloblù

È un Luca Toni a ruota libera quello raccontatosi a Hellas Channel in occasione della nuova puntata del Salotto Gialloblù, durante la quale ha parlato di passato, presente e futuro.

Senza perdere tempo, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni del Vice-Sindaco.

L’ADDIO AL CALCIO. «In questi cinque anni ho messo su qualche chilo (ride, ndr)! Scherzi a parte, è cominciata una nuova vita e mi sto godendo di più la famiglia, aspettando che salti fuori un’occasione per rimettermi in gioco nel mondo del calcio. Il ruolo di opinionista (alla RAI, ndr) comunque mi diverte. L’allenatore? Ho preso il patentino, ma ho visto che alcuni miei compagni sono invecchiati davvero velocemente dopo esserlo diventati».

L’HELLAS. «Il rapporto con i tifosi del Verona è stata una cosa bella e spontanea. Quando sono arrivato ero a fine carriera e in molti pensavano fossi un giocatore finito, però poi è nato un bel legame e insieme ci siamo tolti tante soddisfazioni nell’arco di tre anni in cui ho vissuto una seconda giovinezza. Penso per esempio alla classifica cannonieri vinta con una squadra che lotta per la salvezza, un traguardo raggiunto grazie a un grande gruppo e a una tifoseria che mi ha spinto tantissimo: farlo con una “big” non avrebbe avuto lo stesso sapore. So che per la gente dell’Hellas sono stato un giocatore importante perché in occasione della partita contro la Juventus mi hanno dedicato uno striscione, un omaggio molto raro in una piazza per cui i giocatori sono solo di passaggio mentre la squadra è per sempre. La fascia da capitano? Come detto i giocatori passano, ma è bello lasciare il segno nelle società in cui si milita. Al Verona ora ci sono dei record da battere che ho stabilito io, quindi sono felice di essere entrato nella storia di un club così importante».

LA CITTÀ. «I miei figli sono cresciuti a Verona e ci siamo goduti la città. Io sono riuscito a fare molto bene in campo anche perché sia io che la mia famiglia stavamo bene fuori. Lì ho ancora tanti amici e spero di poter tornare al più presto per fare una cena e magari andare anche al Bentegodi».

IL VERONA DI OGGI. «Nell’Hellas di oggi vedo la grinta che caratterizza questo club, anche se penso che gli attuali giocatori del Verona siano sfortunati in quanto pur giocando molto bene non lo possono fare davanti al pubblico gialloblù, una piazza che ti dà calore dal primo all’ultimo minuto. Juric? Ha trovato un ambiente ideale ed è stato bravo, insieme al direttore e alla società, a trovare i giocatori giusti per lui. Mi piace il suo modo di giocare, la sua è una squadra grintosa, che corre e attacca, caratteristiche che piacciono ai tifosi dell’Hellas. Credo che Juric in questi due anni abbia fatto qualcosa di stupendo: pur cambiando i giocatori, chi arriva a Verona entra subito nella mentalità del tecnico e questo si vede. È un tecnico sanguigno come era Mandorlini, anche se Ivan è forse più “moderno”».

LE PORTE CHIUSE. «Per il mondo del calcio la cosa peggiore di questa pandemia è senz’altro l’assenza dei tifosi: ieri per esempio ho visto la semifinale di Champions tra Chelsea e Real Madrid, ma dopo un po’ avevo voglia di cambiare canale perché senza la gente allo staio non è la stessa cosa. Credo che sia stata molto dura e triste sia per i tifosi che per i giocatori. Spero che a breve si possa riportare la gente allo stadio».

GLI EX COMPAGNI. «Ero al Genoa insieme a Veloso e si vedeva che aveva grande qualità: ha un sinistro veramente magico. Bravo Juric a portarlo a Verona, dove è diventato il leader della squadra. Di recente ho visto anche Zaccagni e gli ho fatto i complimenti, però secondo me può crescere ancora molto perché ha un potenziale incredibile, inoltre è uno dei pochi giocatori che in Italia salta l’uomo. Pazzini? Gli ho detto di godersi il momento e la famiglia e di capire cosa fare “da grande”, ma con calma. Spero che possa tornare nel mondo del calcio».

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2 anni fa

Grande toni, numero uno.

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2 anni fa

Unico

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2 anni fa

Per noi tifosi del Verona dei stato un grande giocatore e un grande uomo in bocca al lupo per tutto quello che farai nella tua vita . Complimenti sei rimasto nel cuore dei tifosi del Verona….

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2 anni fa

Basta venire a Verona come onesti giocatori e non come Mercenari.. Verona ti entra nel cuore e chi merita entra nel cuore dei Veronesi.. Sempre è solo forza Hellas..

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2 anni fa

Per me numero 1

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2 anni fa

E’ stato un piacere e un onore averti tra i nostri giocatori. Nessuno ti dimenticherà mai caro Luca. ???

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2 anni fa

solo applausi

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2 anni fa

Se fanno un libro di chi ha lasciato il segno a Verona e che è rimasto nel cuore dei Veronesi tu ci sei dentro, grande uomo e calciatore,ci hai fatto sognare e ci dato tanto entusiasmo, GRAZIE

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2 anni fa

Un campione del Mondo che ci ha onorato del suo talento. Grazie.

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2 anni fa

Grandissimo come sempre

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2 anni fa

Puo torna e porta soci

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2 anni fa

Pel d’oca ancora oggi!!!

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2 anni fa

Inizia a parlare bene del Verona a 90 minuti invece di fare finta di niente

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2 anni fa

Luca per noi un piacere averti visto indossare la nostra mitica maglia,vero CAMPIONE!!!

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