Le dichiarazioni del dirigente rossoblù sul momento della squadra di Semplici in vista della gara contro l’Hellas Verona
Il ds del Cagliari, Stefano Capozucca, ha parlato ai microfoni de L’Unione Sarda soffermandosi sul finale di stagione che aspetta i rossoblù:
SALVEZZA. “Abbiamo perso una partita dai diversi volti e mancato così una grande occasione per avvicinarci al nostro obiettivo. Ma la corsa non finisce certo qui. Si sbagliano a darci come retrocessi. Di grosso. Dobbiamo salvarci e ci salveremo. Abbiamo mille motivi per farlo, tre in particolare. Abbiamo un dovere nei confronti di questo popolo. Il Cagliari è molto più di una squadra di calcio, è come una Nazionale. Io per esempio sono stato undici anni al Genoa, un’altra grande piazza, ma rappresenta solo la città, non un’intera regione. In Sardegna anche chi non è appassionato di calcio è orgoglioso di avere il Cagliari in Serie A. Lo dobbiamo alla proprietà che ha fatto investimenti importanti e ha grandi idee anche per il futuro. Poi per un orgoglio personale“.
LA CITAZIONE. “Ricordo sempre la frase pronunciata da Gigi Riva (Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e mi arrabbiavo ndr). E lui, che oggi sarebbe come Cristiano Ronaldo e avrebbe potuto giocare nelle squadre più forti al mondo, è rimasto a Cagliari a lottare per questa maglia e per questa terra. Le sue parole devono entrare nella testa dei giocatori. Quante volte penso: ci vorrebbe lui qui al campo per spiegare a tutti che cosa è il Cagliari“.
VERSO L’HELLAS. “Partita da vincere a tutti costi. Alla fine parla il campo. Qualche problema c’è stato e c’è ancora, questo è evidente. Ma guardare indietro non serve. Pensiamo al -1 dal Torino e al -7 da Spezia e Benevento col quale, tra l’altro, dobbiamo ancora giocare il ritorno“.
IL MONTE INGAGGI. “I contratti non vanno in campo. I contratti si fanno, si firmano e poi si mettono in un cassetto. Ma è un argomento che preferisco non toccare, meglio parlare degli uomini che stanno provando a salvare il Cagliari. Uomini veri. Abbiamo campioni che gli altri si sognano. Nainggolan, per esempio, è l’emblema del Cagliari, lui è “cagliaritano” e soffre più di tutti per questa situazione. È un uomo vero poi, oltre a conoscere molto bene il calcio. Sarà lui, vedrete, a tirarci fuori dai guai. E non sarà l’unico a fare la differenza in questo finale“.
Anca x noaltri????????
Filosofo mo vogliono fa la finale di coppa….
Anca el Verona ?
Ma e’ il megapresidente??
La vera frase da dire è: non sono queste le partite da vincere
Pensavo dicesse che vedrebbe bene Juric al Napoli?
Non vi preoccupate che il verona e già in vacanza da un mese
A tutti i costi?????
Tranquillo….siamo in discesa?
Di solito quando si dichiara che le partite sono da vincere a tt i costi,si va incontro a delle figuracce,speriamo che continui cosi….??