La giocatrice dell’Hellas Verona Women si è raccontata durante la nuova puntata del Salotto Gialloblù
Autrice del gol olimpico che ha permesso all’Hellas Verona Women di battere la Roma, Sara Mella quest’oggi si è raccontata un po’ al Salotto Gialloblù di HV Channel Radio, parlando ovviamente della sfida di sabato, ma non solo.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del difensore gialloblù.
IL GOL OLIMPICO. «Spesso quando batto i calci d’angolo a rientrare cerco di mirare il portiere perché comunque nelle conclusione la palla potrebbe entrare, e contro la Roma è successo, anche se in realtà non ho subito capito di avere segnato. Poi però tutte le mie compagne sono corse verso di me e lo speaker ha pronunciato il mio nome, quindi ho realizzato… L’esultanza? È stata improvvisata, anche perché come detto non me l’aspettavo e poi perché non sono molto abituata a segnare. È stata davvero un’emozione fortissima, soprattutto contro una grande squadra contro la Roma».
LA DEDICA. «Dedico questo gol a tutte le mie compagne di squadra, da chi gioca a chi è in tribuna, perché soprattutto dopo le ultime sconfitte ci meritavamo questo successo».
INSIEME. «Come squadra condividiamo un obiettivo in comune e questo si vede in partita: cerchiamo sempre di andare oltre ai nostri limiti e abbiamo dimostrato di essere più forti nelle difficoltà e di essere molto unite».
VITTORIE PRESTIGIOSE. «Sia la vittoria contro la Fiorentina che quella contro la Roma sono state molto belle, soprattutto perché entrambe sulla carta inaspettate. Noi però ci crediamo sempre e in questi due casi siamo riuscite a portare a casa i tre punti. Un successo cercato? In settimana il mister ci ha fatto un discorso durante il quale ci ha chiesto di scendere in campo per far vedere il nostro gioco, ma anche di essere pronte a soffrire quando necessario, e credo che ci sia stato molto utile».
LA PROSSIMA PARTITA. «Dopo la Roma ci siamo godute la vittoria com’è giusto che sia, però ora siamo già focalizzate sullo scontro diretto contro la Pink Bari che peraltro disputeremo a Bari, un campo difficile per tutte. Noi però come detto nelle difficoltà troviamo la nostra forza, quindi andiamo lì per giocarcela senza paura e per vincere!».
IL RUOLO. «Quest’anno sto giocando come terzo difensore centrale e mi sto trovando molto bene, anche perché grazie alle mie compagne di reparto ho trovato il mio equilibrio, però all’occorrenza posso “tornare alle origini” e agire in fascia. Sono a disposizione del mister e della squadra, anche se come “terzo” forse rendo di più. Il reparto difensivo? Noi della retroguardia abbiamo un obiettivo ben comune in mente e ci carichiamo a vicenda. E poi in porta abbiamo Durante, la nostra “stella” che quotidianamente ringraziamo».
IL NUMERO. «Quest’anno ho scelto di vestire il 12 perché è un numero originale per un giocatore di movimento. Il 2 di Durante? Si vede che siamo entrambe originali! (ride, ndr)»
