L’ex tuttofare gialloblù si è raccontato ai microfoni de L’Arena
È un Massimo Sorgato a tutto tondo quello raccontatosi ai microfoni de L’Arena durante l’intervista comparsa sull’edizione odierna del giornale.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex “tuttocampista” ai colleghi del quotidiano cittadino.
IL VERONA DI IERI… «Piansi quando, dopo un anno in prestito all’Hellas, Boniperti mi girò alla Lazio: a Verona avevo trovato degli amici e c’era tanto entusiasmo. Ricordo che in casa con lo Sturm Graz fummo danneggiati dall’arbitro e che poi perdemmo la Coppa Italia contro una grandissima Roma. Bagnoli? Un innovatore».
… E QUELLO DI OGGI. «Dico una banalità, ma l’Hellas sembra davvero una piccola Atalanta: a fare la differenza è la qualità dei giocatori, ma anche il Verona è bello da vedere perché copre bene il campo e i giocatori sanno sempre cosa fare. Pressing, fisico e tecnica, è un calcio molto “europeo”. Complimenti alla società e ovviamente a Juric: se a fine stagione venisse confermato e se il Verona si limiterà a un paio di cessioni, credo che l’anno prossimo si potrebbe puntare a qualcosa di più rispetto alla sola salvezza».
I SINGOLI. «Quando collaboravo con il Torino volevo portare Dimarco in granata, ma non me lo fecero fare e questo è un mio grande rimpianto. In carriera ho anche allenato Paro, giocatore molto bravo, e Magnani: “Giangi” ha un fisico pazzesco e vedo che sta ingranando bene. Se resta concentrato può diventare tra i migliori difensori italiani, anche perché in questo momento i difensori che sanno difendere sono rari. Ilic invece è un talentino: non dovesse perdersi durante il percorso di crescita, potrebbe arrivare anche in una “big” europea».
LA PROSSIMA PARTITA. «Credo che la Juventus con la falsa partenza iniziale abbia già compromesso la corsa allo scudetto, quindi non può più sbagliare. Al momento la squadra gioca sotto ritmo, quindi contro squadre come il Verona rischia parecchio. Quella di sabato è davvero una partita aperta a qualsiasi risultato».