Il tecnico gialloblù ha presentato il match in programma domani pomeriggio contro la Fiorentina

La Samp, la Fiorentina, le assenze e anche Pradè: sono stati tanti gli argomenti toccati da Ivan Juric durante la conferenza odierna.

Senza perdere tempo, ecco dunque le sue principali dichiarazioni.

LA SAMPDORIA. «Mercoledì non c’era stanchezza, i ragazzi hanno dato il massimo, semplicemente ci è mancata un po’ di qualità, abbiamo giocato male e la Sampdoria ha prevalso. Hanno preparato bene la gara, però l’anno scorso abbiamo già vinto questo tipo di partite: oggi, però, siamo alle prese con qualche problema in più rispetto alla scorsa stagione. Faraoni terzo? Un po’ scelta tattica, un po’ necessità…».

GLI ASSENTI. «Speriamo di recuperare fisicamente qualcuno, anche perché abbiamo perso pure Di Carmine e forse Magnani. Vieira e Benassi sono fuori, così come Kalinic che penso non rivedremo prima del 2021. Ceccherini è da valutare, mentre spero di poter schierare Günter titolare se non domani, almeno contro l’Inter».

LE SCELTE. «Domani davanti giocherà Salcedo, anche perché è l’unico attaccante che si avvicini un po’ alle caratteristiche della prima punta. Lazovic trequartista? È un’idea perché gli permetterebbe di avere un po’ meno responsabilità difensive, però devo valutare anche la staffetta con Dimarco che non può giocarle tutte».

I SINGOLI. «Tameze lo vedo meglio come centrocampista offensivo, deve essere libero di sganciarsi. In mezzo mi sembra rendere un po’ meno. Lovato? Ha tutte le caratteristiche per diventare un grande difensore, ma deve avere la possibilità di cresce e di sbagliare senza essere sulla bocca di tutti».

L’OBIETTIVO. «Io credo che questa squadra stia andando oltre i propri limiti anche più di quella dell’anno scorso: ogni mattina dovrei abbracciare tutti miei ragazzi. Io credo che, visti tutti i problemi di quest’anno, la salvezza sarebbe davvero un grandissimo risultato per noi. Non voglio essere “paraculo”, ma semplicemente io ho un quadro molto più chiaro di chi parla di questa squadra».

PRADÈ. «Pradè nei giorni scorsi ha parlato dei giocatori andati via da Verona, dicendo che i miei calciatori vadano valutati lontano da me. Io credo che debba chiedere scusa sia a loro che a me che alla società dell’Hellas, perché non deve parlare dei miei giocatori. Inoltre penso che le sue parole non siano vere, in quanto tutti i ragazzi andati via da qui sono molto forti e lo stanno dimostrando o lo dimostreranno. Quel che è certo è che Roma, Napoli e Fiorentina abbiano fatto un affare».