Il bordocampista, stasera impegnato proprio al Gewiss Stadium, ha presentato la sfida tra Verona e Atalanta

Stasera sarà a bordocampo, ma prima di seguire Atalanta–Verona il collega Davide Bernardi si è concesso ai microfoni del Salotto Gialloblù per presentare la sfida.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

LA SFIDA. «Ci sono parecchie incognite in vista di queste partita. L’Atalanta arriva da una vittoria che in condizioni normali darebbe tantissima adrenalina, ma siamo in un periodo di partite talmente tanto ravvicinate che non è detto basti a non far sentire la fatica. Discorso simile anche per l’Hellas, una squadra non abituata a giocare tante partite e che ha tanti giocatori fuori per infortunio. Credo che alla fine a decidere saranno i duelli, quindi saranno fondamentali brillantezza e tenuta sia fisica che mentale».

JURIC. «Quello che Juric ha fatto a Verona è eccezionale: l’anno scorso ha creato una delle squadre più belle sotto il punto di vista dell’intensità e del coraggio, mentre quest’anno senza alcuni elementi importantissimi ha più punti dell’anno scorso. Gli stadi vuoti poi mi hanno permesso di capire meglio la forza di Juric. Ricordo per esempio la partita contro la Roma, durante la quale era in tribuna: per la prima mezz’ora è rimasto zitto e la sua squadra pareva addormentata, poi quando ha iniziato a urlare tutto il Verona si è risvegliato».

LA LINEA VERDE. «Il Verona ha sposato l’idea dei tanti giovani già l’anno scorso, ma quest’anno ancora di più. Certo, il ricambio generazionale a cui stiamo assistendo ultimamente aiuta, ma penso anche che avere tanti giovani favorisca la filosofia di Juric e permetta ai suoi diktat di radicarsi più a fondo: non avendo tanta esperienza hanno meno dubbi e quindi apprendono meglio e prima quello che viene loro detto».