Il nuovo attaccante gialloblù si è presentato oggi ai microfoni dei giornalisti accorsi in via Olanda
Si è da poco conclusa la conferenza stampa di presentazione di Andrea Favilli, presentatosi oggi in via Olanda per scambiare quattro chiacchiere con i giornalisti presenti.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal neo-attaccante gialloblù.
LA TRATTATIVA. «L’obiettivo era arrivare un pochino prima: era un paio di settimane che avevamo raggiunto l’accordo, ma le trattative non vanno sempre come si crede. L’importante comunque è essere arrivato».
PERCHÉ VERONA. «Sicuramente sono qui grazie a Juric e D’Amico, anche perché ci eravamo già “sfiorati” l’anno scorso. La mia intenzione era lasciare Genova, ma inizialmente c’erano altre trattative. Quando però c’è stato l’interesse dell’Hellas io e il mio agente abbiamo spinto tantissimo per venire. Oltre all’interesse del mister e del direttore mi hanno convinto il presidente, la Società, la piazza e la storia di Verona, inoltre credo che questa sia la mia grande occasione».
L’ATTACCANTE PER JURIC. «Il lavoro e l’intensità che chiede il mister sono importanti: qui ci si deve sacrificare perché nessuno è più importante dell’altro o della squadra. So cosa aspettarmi e cosa il mister si aspetti da me: il sacrificio, il lavoro e la dedizione non mi mancano, ma spero anche di fare tanti gol. Credo di essere un attaccante abbastanza completo: tengo palla e faccio la guerra, ma mi piace anche andare in profondità. Penso di essere funzionale al gioco del mister, o non mi avrebbe scelto. Io attaccante da doppia cifra? Sì».
IL GRANDE EX. «Daniele Cacia è un mio grande amico e un giocatore stratosferico che ho avuto la fortuna di incontrare ad Ascoli. Appena ha letto del mio possibile approdo all’Hellas mi ha chiamato e mi ha detto di venire qui per esplodere definitivamente».
GLI ANNI PASSATI. «Negli ultimi anni mi è mancata continuità e ho avuto anche un po’ di sfortuna perché ho avuto molti problemi fisici, però l’anno scorso penso di essere riuscito a far intravedere qualcosa. Posso però fare molto di più».
IL NUMERO. «L’11 è un numero che mi è sempre piaciuto e so che qui è importante, però è un numero: a scendere in campo però sono io».
LO STATO DI FORMA. «Fisicamente mi sento bene, ho fatto preparazione con il Genoa, ma quando si cambia squadra si deve assimilare il nuovo lavoro. Ci vorrà un pochino di tempo, ma l’importante è appunto stare bene. Convocato con l’Udinese? Con la Roma c’è stato problema di tipo burocratico, ma per la prossima sarò disponibile».
LA ROMA. «Con la Roma ho visto una squadra che sa cosa vuole, il che è importante. Le grida del mister? In allenamento è peggio! (ride, ndr)».
Basta parlar…. Fa I fatti.
Cominciamo bene…
Sgasete un poco che ti si a verona stano..
Speriamo…
Ce lo auguriamo tutti… Ma dal dire al fare… Forza favilli sfavilla
Prima di parlare i fatti vediamo quanto sei all’altezza ?????
Anche Stepinsky era arrivato che doveva spaccare il mondo. Ha fatto pena
Non ha spiegato doppia cifra di cosa…
sta calmo attaccante da doppia cifra non te se mia Toni o Pazzini!!…te auguro de esserlo magari anca meio ma vedarema sul campo!!!..seno altro buso nel acqua!…
Doppia cifra ??? i numeri dicono tutt’altro…vedaren ben grande punta di spessore comunque???
Disse quello da 0 gol in serie A
Speriamo che la doppia cifra non sia…00???
Anche lele morante El disea così
Anca manco ?
Intanto accontentati dell’11
Forza Favilli
Ci credo quest anno in doppia cifra !!
Come Margheritoni… Speriamo in qlc autogol…
Speriamo.
Così se servisse fare un altra torta con il Genoa
Parla poco e fai i fatti
In tribuna domenica gli ho detto che è stato preso per fare 15 gol o quantomeno nn meno di 12 ….e che abbiamo già quelli che ne fanno 3/4…….vai BOMBER!!